Vettel vuole imitare Raikkonen: ecco qual è il suo piano

Ma quale futuro da ecologista e apicultore? La carriera post F1 del quattro volte iridato Vettel potrebbe essere ancora nelle quattro ruote.

Chi pratica lo zoppo impara a zoppicare e la vicinanza di Sebastian Vettel a Kimi Raikkonen potrebbe aver portato dei frutti. Residenti entrambi nel Canton Zurigo in Svizzera e spesso assieme per giocare a badminton, i due hanno rappresentato, fino al termine del campionato 2021, una rarità in un mondo competitivo e solitario come quello della F1.

Sebastian Vettel (Getty Images)
Sebastian Vettel (Getty Images)

Non è inverosimile, quindi, che nelle uscite condivise, gli ex compagni di squadra in Ferrari, abbiano parlato di rally. Una disciplina piuttosto diversa rispetto alle corse in circuito, ma certamente molto amata dai nordici, nati per misurarsi sugli sterrati veloci o i percorsi innevati tipici del nord Europa. Ed infatti, lo stesso Iceman, tra il 2010 e il 2011 si è cimentato al volante di una Citroen C4, addirittura nel contesto del WRC.

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La prova di Vettel che ha colpito tutti

Che dunque il quattro volte campione del mondo sia rimasto affascinato dai discorsi del collega? Può essere. Se fino a qualche mese fa, il 34enne sembrava orientato ad un domani da ambientalista, dedito in particolare alla cura delle api, la Race of Champions svoltasi in Svezia lo scorso fine settimana, potrebbe aver portato alla luce una realtà diversa.

Nella fattispecie avrebbe sorpreso tutti il suo desiderio di calarsi nell’abitacolo della storica Audi Quattro S1 dell’iridato 1984 Stig Blomqvist.

A proposito di questo “test”, il driver di Heppenheim non ha nascosto di avere un debole per il controsterzo. “E’ affascinante“, ha affermato durante la manifestazione. “Un po’ come nel Circus ci sono grandi cambiamenti in atto. Come sport si sta evolvendo ed è diventato molto di più di un semplice esercizio di guida”.

Il passaggio alle ruote scoperte potrebbe, di conseguenza, non essere così impossibile o lontano. “Ci vuole tempo ed esperienza, ma se ci fosse qualcuno disposto a darmi una chance, ben venga“, ha ammesso, soffermandosi sulle sensazioni provate sull’iconica vettura dell’asso svedese.

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Ho davvero pregato per poterci fare un giro e da pilota devo dire che è stato molto bello. Di solito quando l’auto derapa cerchi subito di correggere, ma in questo caso non è così immediato e la cosa mi diverte”, ha concluso facendo intendere che il traverso potrebbe far parte della sua vita fra un paio di stagioni.

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