Hamilton è tornato davvero: prima visita dell’anno alla Mercedes

Dopo le indiscrezioni su un suo possibile ritiro dopo la sconfitta di Abu Dhabi, Hamilton risponde facendo visita al quartier generale Mercedes.

Il lungo silenzio partito dopo il ko di Abu Dhabi e soprattutto dopo la nomina a Baronetto, aveva fatto temere che la carriera di Lewis Hamilton in F1 fosse giunta al termine per essere convertita ad un più rilassante passaggio al mondo dello show biz, ed invece non è così.

Lewis Hamilton (Getty Images)
Lewis Hamilton (Getty Images)

Mostratosi, giusto qualche giorno fa, di nuovo in pubblico di spalle ai Grand Canyon, nella sua amata America, oltre che in alcune foto scattate dai suoi tifosi a Los Angeles, il campione di Stevenage è finalmente rientrato in Inghilterra per riprendere gli allenamenti in vista della prima sessione di test invernali in programma dal 23 al 25 febbraio al Montmelo.

Attivo di prima mattina in compagnia della sua fisioterapista Angela Cullen per le strade londinesi, il sette volte iridato, secondo quanto riportato dal quotidiano The Sun avrebbe fatto la sua comparsa anche alla base del team Mercedes, a Brackley, ovvero nel reparto che si occupa dello sviluppo telaistico delle vetture.

Quindi, a meno di due settimane dallo svelamento della nuova W13 con cui si metterà alla caccia dell’ottavo sigillo mondiale, il #44 si è recato in fabbrica per toccare con mano lo stato di avanzamento dei lavori e per capire quale sarà il look della monoposto che lo vedrà competere assieme al giovane talento proveniente dalla Williams George Russell.

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Intanto, nell’attesa di sbarcare a Barcellona per cominciare a macinare chilometri e rilanciare la sfida all’iridato in carica Max Verstappen, Ham si è dato alle spese pazze.

Stando sempre alla stampa made in UK, il 37enne avrebbe sborsato 18 milioni di sterline per aumentare la sicurezza della sua villa nel West London. L’intervento riguarderebbe la creazione di un alto muro di protezione. I motivi di una simile esigenza sono ignoti. Probabilmente è legata al bisogno di maggiore privacy e più tranquillità.

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Non è comunque da escludere il timore dei ladri o forse per qualche tifoso, un po’ sconsiderato, della Red Bull.

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