F1, nel 2022 vedremo due filosofie diverse di monoposto?

A giorni vedremo le prime monoposto di F1 della nuova era. Chi avrà azzeccato il progetto: Ecco le filosofie che saranno seguite.

Manca ormai davvero poco alla nuova stagione di F1. Tra pochi giorni le prime scuderie sveleranno al mondo le proprie monoposto per il 2022. Ad aprire le danze sarà la Red Bull il 9 febbraio, poi toccherà all’Aston Martin, che farà vedere la sua vettura il 10 febbraio. A seguire poi tutte le altre, con Ferrari e Mercedes che si marcheranno strette (17 e 18 febbraio). Sarà l’inizio di una nuova era, che vede il ritorno delle monoposto a effetto suolo, anche se in chiave molto differente a quanto visto in passato.

Haas F1
Haas F1

C’è da dire però che quelle che vedremo, come spesso capita, saranno delle monoposto di F1 molto “basic”, differenti in molti particolari a quelle che debutteranno in pista a Barcellona e in Bahrain. E’ decisamente probabile che le novità più importanti saranno almeno in parte nascoste dai team fino all’esordio, proprio per non dare la possibilità agli avversari di copiare le proprie soluzioni.

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F1 2022: un regolamento, più filosofie in campo

Quello che vedremo tra qualche giorno, quando le squadre mostreranno al mondo le monoposto 2022, sarà la risposta che hanno dato ai regolamenti. E, come sempre, il saperli interpretare non è così semplice. Il rischio è di non aver azzardato abbastanza, oppure di aver oltrepassato il limite. Di certo c’è solo che con questo cambio, la F1 vuole andare verso vetture che possano dare maggiore spettacolo in pista. Ma ognuno ha interpretato questo in maniera diversa.

In realtà, secondo i maggiori esperti, le filosofie che le squadre seguiranno per le proprie monoposto sono in sostanza due. Come capitato in passato poi, a un certo punto emergerà una delle due, che prenderà il sopravvento. Un po’ come è stato con le ultime monoposto, con muso largo o stretto, con l’ultimo che ha dato più vantaggi, almeno vedendo i risultati.

Le “strade” da seguire

Secondo le prime informazioni, raccolte anche da esperti del settore come Motorsport, ci sarebbero dei team che avrebbe puntato su una monoposto 2022 con le pance lunghe e strette e con la bocca dei radiatori più bassa, con il muso che si protende fino all’estremità dell’ala anteriore. In pratica sul modello visto già nell’estate 2021 e mostrato al pubblico dalla F1. Un layout più semplice, verrebbe da dire, almeno esteticamente. E forse tecnicamente.

L’altra filosofia invece sarà frutto di uno studio più elaborato in galleria del vento che, secondo i progettisti, dovrebbe garantire maggiori possibilità di sviluppo nel futuro. Queste monoposto saranno caratterizzate da pance corte con una presa d’aria più alta, quasi come quella vista negli ultimi anni sulla Ferrari. L’altra particolarità riguarderà poi il muso, che sarà molto simile a quello di un formichiere, più corto rispetto all’altra soluzione e che permetterà all’aria di passare sotto la scocca in maniera più decisa, per sfruttare i due tunnel Venturi.

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Le due filosofie poi comporteranno anche un differente passo delle monoposto. Per sviluppare il massimo carico aerodinamico con i canali Venturi, molti team avranno tentato di disegnare una vettura con un retrotreno lungo e un anteriore che potrà variare in funzione delle necessità. Quelle con pance strette e lunghe avranno come caratteristica un motore più indietro, un cambio corto e sospensioni a schema push rod. Quelle con le pance corte avranno il motore più vicino al pilota e avranno bisogno di una scatola della trasmissione lunga. Qui forse si potranno azzardare ancora sospensioni pull rod.

Vedremo quindi radiatori con filosofie diverse, così come sospensioni con ancoraggi diversi. Anche il celebre rake, l’altezza da terra della monoposto, sarà destinato a sparire, visto che più saranno basse le vetture e più sfrutteranno l’effetto suolo. Via poi i deviatori di flusso, aumentati a dismisura negli ultimi anni. A svolgere quel ruolo saranno le sospensioni, che quindi avranno una parte fondamentale nella vettura anche dal punto di vista aerodinamico. E poi vedremo filosofie diverse anche per gli alettoni. Quale la filosofia di F1 vincente? Lo dirà solo il campo.

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