Dall’Inghilterra insistono: Hamilton in bilico, dipende dalla FIA

Il destino di Masi e l’esito del GP di Abu Dhabi restano in bilico. Dall’Inghilterra sono sicuri di quello che succederà con Hamilton.

Mentre la Mercedes celebra l’omologazione della W13 a dispetto delle indiscrezioni delle ultime ore, ai piani alti del Circus si discute di quanto accaduto a Yas Marina lo scorso 12 dicembre. A poco meno di due mesi dal via della nuova stagione la F1 non è ancora uscita da quella passata. Nulla è stato deciso e tutto potrebbe essere ribaltato, anche se sembra alquanto improbabile che la Federazione possa ammettere un errore o decretare la vittoria di Hamilton.

Lewis Hamilton (GettyImages)
Lewis Hamilton (GettyImages)

In ogni caso un paio di giorni fa è stato diffuso un comunicato che rimandava al 14 febbraio per un focus con tutti i piloti e il Gotha della serie in quel di Londra.

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L’ultima chance per Hamilton

Successivamente si andrà al 18 marzo quando verrà decretata la parola definitiva alla presenza del Consiglio Mondiale del Motorsport e del nuovo presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem.

Al di là di quanto avvenuto in gara ad Abu Dhabi, un altro tema sarà al centro dell’attenzione, ovvero il possibile licenziamento del responsabile di corsa Michael Masi. Per adesso del suo futuro non si conosce nulla, ma stando alle chiacchiere diffuse dal capo federale delle monoposto Peter Bayer, potrebbe essere rimosso.

All’australiano subentrato al compianto Charlie Whiting si imputa l’incapacità di gestire i GP. Nella fattispecie nel round emiro avrebbe perso la lucidità facendo ripartire la corsa congelata dalla Safety Car ad una tornata dalla fine quando, contro il regolamento, non tutte le vetture si erano sdoppiate. A quel punto, come sappiamo, Verstappen, dotato di gomme soft fresche, riuscì a sorpassare Ham e a prendersi vittoria di tappa e mondiale.

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La sensazione è che, in realtà, i vertici dello sport stiano cercando un supporto al 44enne, ridotto a uomo solo al comando in un contesto piuttosto intricato come dimostrato dai team radio dei boss Red Bull e Mercedes proprio nell’ultimo appuntamento del 2021 quando in tutti i modi hanno cercato di tirarlo per la giacchetta nella speranza di provvedimenti a favore dell’una o dell’altra squadra.

Di certo c’è che il disaccordo sul destino del manager di Sydney è totale. Alcuni vogliono che resti, altri che se ne vada.

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