Da Valentino Rossi a Marquez, la MotoGP s’inchina a Sebastien Loeb

L’impresa di Loeb al Rally di MonteCarlo ha stregato tutti, in particolar modo Valentino Rossi e il mondo della MotoGP.

Nel Mondiale Rally è cominciata l’era dell’ibrido. E la prima perla non poteva non metterla una leggenda di questo sport come Sebastien Loeb. Il francese infatti si è aggiudicato per l’ottava volta il Rally di MonteCarlo, prima tappa del campionato, centrando così il trionfo numero 80 in un rally iridato. Un campione infinito Loeb, capace di passare senza problemi dalle dune della Dakar alla neve e all’asfalto del Principato. Un pilota che, con questa impresa, è entrato ancor di più nella leggenda. Sì perché a quasi 48 anni (li compirà il 26 febbraio) è diventato il più anziano a vincere una gara del campionato del mondo, cancellando il primato che apparteneva allo svedese Björn Waldegard, vittorioso nel 1990 al Safari Rally in Kenya all’età di 46 anni e cinque mesi.

Sebastien Loeb (GettyImages)
Sebastien Loeb (GettyImages)

Una impresa storica

A far entrare nella storia uno come Loeb non è solo il numero di vittorie ottenute nel Mondiale, ma anche come è maturata questa “prima” dell’era ibrida. Con una nuova navigatrice al posto del solito e leggendario Daniel Elena e con una nuova vettura, la Ford Puma Rally1 Hybrid EcoBoost, che ha provato solo per pochi chilometri. E poi la sfida con un altro mito come il connazionale Sebastien Ogier ha fatto il resto.

Un vecchietto terribile, verrebbe da dire, che da ieri fa compagnia ad altri miti del motorsport. A partire da Luigi Fagioli, che in Francia nel 1951 divenne il vincitore di una gara di F1 con l’età più avanzata: 53 anni e 22 giorni. Un record che vale ancora oggi. Arthur Wheeler a 46 anni e 70 giorni lo ha fatto nel Motomondiale, vincendo il GP d’Argentina nel 1962 nella classe 250. In MotoGP però spetta a Valentino Rossi, che a 38 anni e 129 giorni ad Assen nel 2017 ha trionfato davanti a Petrucci, mentre in Superbike il record spetta al suo grande rivale, Max Biaggi, che vinse in Germania nel 2012 a 41 anni e 75 giorni. Per non parlare poi di Carlos Sainz e Fabrizio Meoni, vincitori alla Dakar rispettivamente a 57 anni e 281 giorni (nel 2020) e a 44 anni e 13 giorni (nel 2002).

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Valentino Rossi & co. ai piedi di Loeb

L’impresa di Loeb non è passata inosservata proprio ai grandi della MotoGP. A partire proprio dall’altro vecchietto terribile Valentino Rossi, che lo ha omaggiato su Instagram con un post in cui cita anche il podio alla Dakar qualche giorno prima. E ha definito il transalpino “impressionante”. Senza parole o quasi anche il grande rivale del Dottore, Marc Marquez, che su una foto di un festante Loeb ha solo messo le emoticon degli applausi e di un cilindro, come a rendere omaggio a una leggenda.

E non poteva mancare poi quello del campione del mondo in carica Fabio Quartararo, connazionale di Loeb, che ha semplicemente usato la parola leggenda nel suo post di complimenti dopo il trionfo a MonteCarlo. E chissà che altre imprese potrà regalarci il pilota transalpino.

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