F1, Ferrari è crisi nera: un dato inquieta Mattia Binotto

Il team principal della Rossa, Mattia Binotto, vorrebbe interrompere la seconda striscia negativa peggiore della storia del team in F1.

Mattia Binotto (Getty Images)
Mattia Binotto (Getty Images)

La Ferrari non può più permettersi passi falsi. La stagione 2022 è stata attesa per anni dai vertici del Cavallino Rampante e dai tifosi per riportare la Rossa ai piani alti della F1. Dopo un disastroso 2020, il team italiano è tornato, nel campionato appena concluso, al terzo posto della graduatoria mondiale. Il massimo risultato, in una stagione caratterizzata dalla lotta punto a punto tra Mercedes e Red Bull Racing. L’inserimento di Carlos Sainz, al posto di Sebastian Vettel, ha dato risultati positivi. La Scuderia è sembrata più coesa e maturata. I cambi gomme sono avvenuti in tempi brevi e l’auto è risultata più affidabile rispetto alle stagioni precedenti.

I sopracitati giudizi rappresentano gli aspetti positivi di una annata ancora a secco di vittorie. Il Cavallino non vince un Gran Premio da oltre due anni. L’ultimo a riuscire nell’impresa di calcare il primo gradino del podio è stato Sebastian Vettel nel 2019 nella corsa notturna di Singapore. La fase di digiuno va avanti ormai da 45 gare, una infinità di tempo per un marchio iconico come Ferrari. Il 2020 è stato l’anno da incubo, a seguito della triste vicenda con la FIA dell’accordo segreto sull’irregolarità delle Power Unit della SF90. I tre podi in 17 gare, nel 2020, sono stati uno dei punti più bassi della storia della Scuderia.

Nel 2021 Carlos Sainz ha ottenuto quattro podi, tre terzi posti e la seconda posizione a Monaco. Nelle stradine del Principato la Rossa ha mancato l’appuntamento con la gloria che avrebbe spezzato questo tabù. Charles Leclerc, pole man della gara, non ha potuto prendere parte alla sua corsa di casa a causa di un guaio tecnico dovuto all’urto contro le barriere nella parte finale delle qualifiche. Si è trattato di un errore pesante, alla luce delle poche altre occasione che ha avuto la SF21 nel corso del campionato.

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Gli obiettivi di Mattia Binotto

Il team principal della Ferrari ha posto l’accento, nella conferenza alla Vigilia di Natale, sul fatto che il team deve tornare a vincere quanto prima una gara. Il primo step è mettere i piedi sul primo gradino più alto del podio per poter iniziare una riscossa nel 2022. La striscia negativa di 45 GP senza successi deve essere interrotta quanto prima, solo a cavallo tra la Spagna 1990 (Alain Prost) e la Germania 1994 (Gerhard Berger) il digiuno è stato più ampio, ovvero 59 gare. Solo un clamoroso errore di progettazione potrebbe portare la Rossa a superare il primato negativo.

Nel 2021, la Ferrari si è posta l’obiettivo di perfezionare la Power Unit e lavorare in vista della prossima annata. “Un miglioramento in tutto, soprattutto quando si tratta di preparazione e gestione della gara. Volevamo gettare solide basi con l’unità motrice migliorata per il 2022“, ha spiegato Mattia Binotto, come riportato dal magazine Speedweek. Il quadro della situazione è chiaro, nel 2021 la Rossa ha fatto il massimo, ma con i nuovi regolamenti tecnici il divario dai top team dovrà essere annullato.

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Il team principal ha incoraggiato la squadra in vista della stagione della svolta. Il presidente Elkann, post GP Mugello, fissò l’obiettivo di competere per il mondiale nel 2022. L’apertura di un ciclo vincente richiede un’auto competitiva sin dalle prime battute del campionato. Tutti i team hanno lavorato da tempo sul progetto delle vetture ad effetto suolo. Squadre come Alpine, Aston Martin, McLaren sperano di aver ridotto il gap da Mercedes e Red Bull Racing. “La nostra auto da corsa 2022 è un’auto molto innovativa“, ha promesso Binotto. Sarà la volta buona per il Cavallino Rampante?

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