Raikkonen sul ritiro: “Dicono che mi pentirò. Vi do la mia risposta”

Secondo alcuni Raikkonen soffrirà per l’assenza di sfide in pista nel 2022. Ecco la replica dell’ex F1 sul tema.

Kimi Raikkonen con la moglie Minttu e i figli Robin e Rianna Milana sulla griglia di partenza ad Abu Dhabi (©Getty Images)

C’è un partito di addetti ai lavori e membri del paddock convinto che Kimi Raikkonen vivrà un dejà vu del 2011, ovvero quando ributtatosi nella mischia della NASCAR, si rese conto che correre nei rally non gli bastava e che il suo mondo era il Circus. In realtà le due situazioni, così come i momenti sono incomparabile a partire dalla variante più importante: quella dell’età.

L’Iceman rientrato con la Lotus nel 2012 dal WRC aveva dieci anni in meno e molto da dare ancora. Quello di oggi invece, è ormai negli “anta” ed è un padre di famiglia desideroso di trascorrere più tempo con i suoi affetti.

La replica dell’Uomo di Ghiaccio

E proprio su questo punto il driver di Espoo ha insistito quando si è trovato a replicare alle persone convinte che fra pochi mesi comincerà ad avvertire la mancanza dell’azione, della concitazioni sullo schieramento, delle ruotate.

“Qualcuno dice che starò male dopo il ritiro? Se a loro è accaduto forse dovrebbero cambiare famiglia”, ha rimbottato diretto il finnico. “Non dovrebbe essere un peso stare a casa con i propri affetti. Io, perlomeno, non vedo l’ora di fare cose semplici con i miei figli e  mia moglie”.

Stando dunque alle parole del #7, questa volta non ci sarà alcun ripensamento. Anzi al contrario, solo felicità per aver detto basta. A dare forza alla tesi dell’addio definitivo anche il comportamento tenuto a partire dal weekend di Jeddah di inizio dicembre con tanto di personale conto alla rovescia.

Per il portacolori dell’Alfa Romeo fino al 2021 la vita che lo attende sarà da casalingo, senza obblighi, né finzioni. “Voglio fare ciò che più mi piace”, ha chiosato.

Alfa Romeo (©Getty Images)

Chiara Rainis

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