Max Verstappen, che storia: dai kart al tetto del mondo della Formula 1

Neanche maggiorenne in F1, Verstappen ha bruciato le tappe e dopo qualche anno di apprendistato eccolo arrivare sul tetto del mondo

Verstappen festeggia il titolo con il dj (foto di Lars Baron/Getty Images)
Verstappen festeggia il titolo con il dj (foto di Lars Baron/Getty Images)

A 24 anni sul tetto del mondo. Max Verstappen ad Abu Dhabi ha centrato il sogno di una vita, quello che tutti i bambini che cominciano sul kart sognano fin dai primi giri. Lui che ha esordito giovanissimo nel Circus, segno evidente che per essere lì era davvero forte. un predestinato.

Gli esordi di Max

Nato il 30 settembre 1997 ad Hasselt, Verstappen inizia a gareggiare nei kart nel 2005 in campionati belgi e olandesi. E da quel momento non smette di vincere. Titoli europei a ripetizione per il giovane figlio d’arte (Jos era stato anche compagno di Michael Schumacher negli anni Novanta in Benetton), che nel 2014 approda in monoposto esordendo nel Florida Winter Series, organizzata dalla Ferrari Driver Academy, dove conclude con due vittorie e il terzo posto finale dietro a Antonio Fuoco e Lance Stroll.

Lo stesso anno prende parte al campionato europeo Fia di Formula 3 con il team Van Amersfoort Racing, concludendo al terzo posto in classifica con dieci vittorie in gara, tra cui il Masters di Formula 3 sul circuito di Zandvoort. La Red Bull però lo ha messo nel mirino e già nel 2014 lo fa esordire con una Toro Rosso nelle prove libere a Suzuka, per poi proseguire ad Austin e San Paolo. Neanche 18enne, Max però è pronto per fare il salto. Segno che nel giovane olandese vengono viste le stimmate del campione.

Verstappen, una crescita costante

Nel 2015 Max trova posto proprio nel team Toro Rosso. E subito ripaga le aspettative. Ed è subito record. È infatti il più giovane pilota di sempre a esordire in Formula 1 durante il Gran Premio d’Australia e il più giovane a far segnare punti nel successivo Gran Premio della Malesia.

Alla fine è dieci volte nella top ten, dodicesimo in classifica generale. E nel 2016, dopo poche gare, ruba il sedile in Red Bull a Daniil Kvyat. Una scelta quanto mai azzeccata, visto che Verstappen a Barcellona vince il suo primo GP, anche grazie allo scontro Hamilton-Rosberg al via. Nel 2017 si ripete a Sepang ed a Mexico City, chiudendo sesto nel Mondiale e poi in Austria e di nuovo in Messico la stagione seguente. Irruento, istintivo forse sin troppo, Verstappen ha il fuoco dentro, ma va disciplinato.

Nel 2019 comincia quel processo di crescita che lo porta nel 2021 ha conquistare il Mondiale. Vince a Spielberg, Hockenheim e San Paolo e l’anno scorso a Silverstone e Abu Dhabi. Due annate difficili, sempre di rincorsa alla Mercedes ma fondamentali per arrivare in questa stagione a lottare per il titolo. Alla prima occasione vera, Verstappen non ha sbagliato e ha portato a casa il Mondiale.

Il 2022 ci dirà se si è aperto davvero un nuovo corso per la F1 e se l’era Hamilton è davvero finita. Intanto lui ha dato una svolta al Circus della F1, portandosi dietro, grazie alle sue imprese in pista, un seguito che solo grandi campioni come Alberto Tomba o Valentino Rossi in altri sport hanno avuto. Un nuovo fenomeno? Ce lo dirà il tempo.

Max Verstappen agli esordi nel 2014 col padre Jos (foto di Dan Istitene/Getty Images)
Max Verstappen agli esordi nel 2014 col padre Jos (foto di Dan Istitene/Getty Images)

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