Troy Bayliss commenta l’approdo del figlio Oli nel Mondiale Supersport nel 2022 con il team Barni Ducati. È ottimista, ma lo mette in guardia.
Tra i temi di interesse del prossimo Mondiale Supersport non ci sarà solo il cambiamento regolamentare, ma anche il debutto di Oli Bayliss. Il figlio del leggendario Troy correrà con la Ducati Panigale V2 del Barni Racing Team.
Il 18enne pilota in questo 2021 concluderà la sua esperienza nella Superbike australiana e poi si trasferirà in Italia con suo padre. Ad aiutarlo negli allenamenti ci sarà Michele Pirro, esperto tester Ducati. Avrà tanto da apprendere e gli farà bene avere al suo fianco uno come l’abruzzese.
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Troy Bayliss parla del figlio Oli in Supersport
Troy Bayliss al sito ufficiale WorldSBK si è detto felice dell’approdo di Oli nel Mondiale Supersport: “Oli è cresciuto in mezzo alle competizioni e ha fatto tutto bene. Ha iniziato con il dirt track e il motocross, è passato al karting e ora è impegnato nelle competizioni di velocità. Ha intrapreso un percorso di apprendimento, dalla classe Supersport 300 alla Supersport, ora anche nella Superbike australiana ed è davvero emozionante unirsi al Barni Racing Team in sella alla Panigale V2 e tornare nel Campionato del Mondo. Non vedo davvero l’ora di tornare nel paddock“.
Il tre volte campione del mondo Superbike spiega la scelta di trasferirsi in Europa per stare vicino al figlio: “Non vorrei mandarlo in giro da solo, voglio dargli una mano. Per molto tempo siamo stati insieme in pista e quindi non voglio essere un padre pesante ma voglio esserci per dargli del sostegno e per essere in sostanza una madre e un padre per un certo periodo dato che Kim non potrà esserci quando tutto questo inizierà“.
Troy sa che Oli è atteso a un percorso di apprendimento importante ed è fiducioso sul riuscire a vederlo competitivo in SSP: “Siamo curiosi di vedere come andranno le cose. Non sarà facile. Deve imparare tante piste nuove ma sembra che non ci siano problemi a riguardo. Proverò a dargli una moto in modo da abituarlo prima di volare in Europa per i test. L’unica cosa che dovrà imparare saranno le piste“.
Bayliss senior aggiunge che non c’è un obiettivo definito per il debutto di Oli nel Mondiale, però in ottica futura le idee sono chiare: “Non stiamo definendo alcun obiettivo; sa cosa vuole fare e vuole essere competitivo e vuole vincere. Con i miei consigli e quelli del team speriamo di riuscire a tenerlo sotto controllo in modo che non si emozioni troppo. Quando è emersa questa opportunità ho pensato – insieme ad alcune delle persone che mi hanno aiutato – che non avremmo dovuto piazzarlo immediatamente su una Superbike. Non sto dicendo che in sella a una Supersport le cose saranno più semplici“.