La svolta di Marc Marquez: “Ora per me è cambiato tutto”

Marc Marquez torna a parlare del suo momento e del post infortunio patito a inizio della scorsa stagione

Marquez in conferenza stampa (Foto di Mirco Lazzari gp/Getty Images)
Marquez in conferenza stampa (Foto di Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Dopo Austin, per Marc Marquez a Misano è arrivato subito il bis. E per di più su una pista “normale”, dove sforza ancor di più il braccio destro non ancora al meglio dopo l’infortunio patito un anno fa a Jerez. Ed è stato un trionfo molto speciale, come ha raccontato in una intervista a El Pais.

Marc Marquez, il rapporto con la vittoria

Per lo spagnolo quest’anno tre successi, ma anche tanta sofferenza per quel braccio che ancora non è tornato al 100% dopo le tre operazioni avute. E forse è per questo che per il numero 93 è cambiato il modo di vivere un successo: “Prima vincere non era una routine, ma lo vivevo come: ok, ho vinto, ora la prossima“, ha raccontato. “Ora invece è: wow, ho vinto, festeggiamo, perché non sappiamo quando arriverà la prossima. È più speciale”.

E ha provato a spiegare qual è per ora il suo più grande limite in pista: “Sento troppa differenza fra quello che sto facendo nelle curve a destra e in quelle ha sinistra, è dove voglio migliorare”. Ma per questo non vuole lanciare nessuna accusa al suo team: “Non è colpa della Honda, ma della mia posizione sulla moto. Guidare così è difficile per me. Quando voglio essere naturale, faccio degli errori, caso, vado fuori linea. È frustrante finché non lo capisci, sono caduto perché cercavo di andare più forte di quanto potessi. Presto ho capito che non si poteva fare”.

Un infortunio che pesa ancora

Un problema quello con la spalla destra che a volte lo ha fatto andare al limite. Come a Silverstone, quando in una caduta ha coinvolto anche Jorge Martin, facendo sollevare delle polemiche. Ma lo spagnolo la spiega così: “Sono stato troppo stretto e non è andata come mi aspettavo. Non perché non sappia farlo, ma perché ho cercato di fare qualcosa che ora non posso fare. Devo capire la situazione in cui sono ed essere realista. Devo ingoiare il mio orgoglio“.

E mentre Schwantz ha dichiarato che un infortunio grave rimane sempre nella testa del pilota, che deve solo dimenticarselo, Marquez non è dello stesso avviso: “Mentalmente, l’infortunio non mi frena affatto. Non corro pensando di essere infortunato, ma il dolore ti fa pensare, ti impedisce di guidare come prima. Non è la stessa cosa guidare pensando solo alla moto, all’assetto, invece di fare solo due giri veloci in un turno di libere, tre in in altro per risparmiarti fisicamente”.

Poi ha confessato: “Mi piace controllare le mie emozioni, ma a volte esplodono. Una delle mie debolezze era non essere in grado di accettare di non essere pronto a vincere, di non potere andare veloce. Quest’anno lo sto capendo, se sono 9° in un turno, lo accetto, verranno tempi migliori. Prima era tutto o niente, ora ci sto lavorando e spero mi aiuti in futuro”.

Marc Marquez (Foto di Mirco Lazzari gp/Getty Images)
Marc Marquez (Foto di Mirco Lazzari gp/Getty Images)

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