Stuart Barker, biografo di Barry Sheene, in un’intervista racconta la biografia che ha scritto della leggenda del MotoGP Valentino Rossi
Lo scrittore e giornalista di MotorcycleNews, Stuart Barker, intervistato da Men on Wheels, ha raccontato in un’intervista il suo ultimo lavoro editoriale: la biografia del nove volete campione del mondo Valentino Rossi.
Barker spiega da dove viene l’idea del libro: “Mi ricordo ancora il sorriso stampato sul mio volto quando Rossi vinse ad Assen nel 2017. Ero contento e sorpreso allo stesso tempo: come poteva continuare a vincere alla sua età? Mi accorsi che mancava una recente biografia di Rossi e che tanti aneddoti e grandi momenti della sua carriera non erano stato ancora raccontati”.
Lo scrittore continua: “Valentino Rossi è un’icona: il motociclista più amato e di successo di tutti i tempi. Ha trasceso la MotoGP per diventare un simbolo di coraggio, rischio e audacia. Ha corso per 23 anni ai massimi livelli dello sport più pericoloso del mondo, è un gladiatore dei giorni nostri, un uomo che rischia la vita ogni volta che sale in moto. La sua popolarità è fenomenale. Per Rossi, ogni GP è una gara di casa. Le tribune sono una marea gialla. Non solo, in oltre due decenni di gran premi, Rossi ha visto e sperimentato tutto: la gloria e un successo senza precedenti ma anche la morte di rivali e amici“.
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“L’ego di Valentino Rossi non ha mai preso il sopravvento”
Il biografo di Valentino Rossi è rimasto in particolare sorpreso da un aspetto: “Ho scoperto che la ricchezza e la fama non lo hanno cambiato. Valentino ha mantenuto la stessa cerchia di amici di quando era un ragazzino, vive nella stessa città. Questo lo ha aiutato a mantenere i piedi per terra, gli ha dato un senso di appartenenza che non avrebbe avuto se avesse scelto di vivere a Monte Carlo o Beverly Hills. Certo, a Tavullia può essere considerato un dio, ma è anche il vicino della porta accanto che è riuscito in quello che ha fatto. Il risultato? È riuscito a tenere sotto controllo il suo ego“.
C’è poi una lezione che lo scrittore ha appreso dal fenomeno di Tavullia e che, in un certo senso, le ha cambiato la vita: “Ho imparato che è sempre meglio sorridere alle difficoltà della vita. Essere stressati o arrabbiati non è la risposta migliore. E rialzarsi dopo ogni caduta. Rossi ce lo ha dimostrato più e più volte“.