Il boss della Ktm mastica amaro: “Alcune piste ci hanno ingannato”

KTM ha subito una battuta d’arresto dopo la pausa estiva. La RC16 riscontra qualche problema su cui dovranno lavorare i tecnici austriaci.

Miguel Oliveira (getty images)

Prima della pausa estiva il team KTM factory sembrava essersi avviato sulla buona strada. Miguel Oliveira ha collazionato una serie di risultati che lo avevano proiettato tra i favoriti per la corsa al titolo iridato. Podio al Mugello, vittoria in Catalunya, 2° posto al Sachsenring, top-5 ad Assen. Nella seconda parte del campionato ci ha pensato Brad Binder a portare a Mattighofen un’altra vittoria in Austria e una serie di prestazioni da sufficienza, ma il portoghese è caduto in una fase discendente che ha smorzato un po’ gli entusiasmi.

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Problemi dopo la pausa estiva

Dopo le prime gare KTM aveva apportato degli aggiornamenti che sembravano sortire effetti positivi, tra cui un nuovo telaio un nuovo carburante per migliorare l’erogazione della RC16. “Dopo il secondo posto di Miguel al Mugello, la vittoria a Barcellona e il secondo posto al Sachsenring, tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo e pensavamo che erano proprio i passi giusti – spiega Pit Beirer a Speedweek.com -. Alla pausa estiva ci siamo detti: “Ok, abbiamo appena fatto un buon passo, lavoriamo sulla moto per il prossimo anno adesso”. Non siamo riusciti a fare un altro aggiornamento completo per il 2021. In verità, tre o quattro circuiti ci hanno ingannato un po’ sul carattere della moto”.

Al ritorno dopo lo stop del Mondiale la Casa austriaca ha subito una battuta di arresto che spinge a riflettere sullo sviluppo del prototipo 2022. Soprattutto nelle qualifiche Red Bull KTM Factory Team ha registrato problemi su cui dovranno riflettere i tecnici di Mattighofen che nei giorni scorsi si sono messi al lavoro con Dani Pedrosa a Jerez per una due giorni di test privati. Nelle ultime tre gare del campionato KTM rincorrerà il sogno della sesta vittoria in classe regina, ma l’obiettivo sembra da rimandare al prossimo anno.

Miguel Oliveira (getty images)
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