Marquez avvisa: “I medici mi dicono di forzare, ma la situazione è critica”

Un settimo posto in qualifica a Misano per Marquez, che però lancia ancora segnali poco incoraggianti per quanto riguarda il suo braccio

La caduta di Marquez nelle qualifiche di Misano

Ancora una volta a terra. Marc Marquez a Misano si è reso protagonista della ventesima scivolata della stagione. E solo in questo weekend è caduto per tre volte. Da sempre cerca il limite lo spagnolo, ma questo è il segno che sta andando anche oltre. Vuoi per colpa della condizione fisica, vuoi per una Honda che non è ancora all’altezza.

Marquez, situazione preoccupante

Questo è un momento particolarmente delicato per Marc, che in conferenza stampa non ha smentito le voci su una possibile terza operazione al braccio infortunato un anno fa a Jerez. Ma ha per il momento voglia di continuare a sperare di allenarsi con un programma specifico.

“Logicamente è chiaro che siamo in una situazione critica, difficile e complicata”, ha ammesso Marquez dopo le qualifiche di Misano. “Bisogna decidere cosa fare in questa situazione, forzare o riposarsi. Ma i dottori insistono che bisogna continuare a forzare, controllando il dolore e l’irritazione ed è quello che sto facendo. Stiamo nel frattempo sviluppando la moto e preparandola per il 2022. Non siamo così lontani, non stiamo girando per il gusto di girare e ci sono circuiti peggiori degli altri”.

Misano per ora però positiva

Nonostante tutto però l’iberico è soddisfatto di quanto fatto finora in questo weekend: “Sono contento, al mattino non avevo buone sensazioni poi le cose sono migliorate. Partire col settimo tempo qui, va bene. Sappiamo che in qualifica siamo in difficoltà. Ho scelto, o meglio ho trovato il pilota più veloce da seguire. Basicamente è stata una buona giornata”.

Poi ha continuato, parlando anche della Honda: “Quando nelle terze prove libere non sono riuscito a rientrare nei dieci ho pensato a cosa fare per entrare nella fase finale delle qualifiche, perché la mia intensità, quando sono in sella, è la stessa di quando mi giocavo il Mondiale. Quindi ho suggerito una strategia per ottenere il meglio. Ho parlato con Santi (Hernandez, il suo capotecnico) e Takeo (Yokoyama, il direttore tecnico, ndr), e ovviamente con Stefan (Bradl, collaudatore e wild card a Misano, ndr) che ha accettato, ed era lui la persona più importante che doveva dire sì. L’idea era di ottenere il massimo rendimento. Eravamo quattro piloti Honda, perché si è inserito anche Alex e alla fine Bradl è quello che si è sacrificato per tirarci. La Honda una moto difficile specie con le gomme nuove”.

Infine Marquez è tornato sulle parole di Joan Mir, che ha affermato che non si capacita del fatto che uno come lui cerchi la scia degli altri: “Ormai in MotoGP è così, ma non credo che Mir possa lamentarsi. Ovviamente se non disturbi nessuno”.

Marc Marquez in pista al Gran Premio di Aragon di MotoGP 2021 ad Alcaniz
Marc Marquez in pista al Gran Premio di Aragon di MotoGP 2021 ad Alcaniz (Foto Honda)

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