Due nuovi costruttori tedeschi fanno il primo passo per entrare in F1

Due marchi automobilistici tedeschi molto importanti potrebbero presto fare il loro ingresso in Formula 1: ecco quali

Il logo della Porsche
Il logo della Porsche (Foto Alexander Hassenstein/Getty Images for GP Ice Race)

Markus Duesmann e Oliver Blume, rispettivamente amministratore delegato della Audi e della Porsche. Sono due nomi oscuri, per il paddock della Formula 1, ma che potrebbero presto diventare molto noti anche agli appassionati del Mondiale a quattro ruote.

Proprio loro, infatti, questo weekend al Red Bull Ring, a margine del Gran Premio d’Austria, si siederanno ad un tavolo con i pezzi grossi del massimo campionato automobilistico. Un segnale molto concreto dell’interesse manifestato da parte del gruppo Volkswagen ad entrare in F1. Tutto dipende, però, dal volto che avranno i nuovi regolamenti sui motori che entreranno in vigore a partire dal 2025: e proprio di questo i motoristi attualmente impegnati nella serie regina (e quelli che potrebbero esserlo in futuro) discuteranno nel meeting in questione.

“Restano dubbi fondamentali”, rivela Michael Schmidt, corrispondente della rivista specializzata tedesca Auto Motor und Sport. “Quanto dovrebbero costare i propulsori? Quale sarebbe il tetto ai costi? Quali componenti dovrebbero essere standard? Che aspetto dovrebbe avere il motore termico? Quanto grande dovrebbe essere la quota di energia elettrica? Ci serve la Mgu-H o no? La potenza dovrebbe essere erogata anche alle ruote anteriori? A quali prestazioni puntiamo? Quanto grande e pesante potrebbe essere la batteria per mantenere basso il peso della vettura?”.

Porsche e Audi all’incontro con i costruttori

Insomma, si sa soltanto che l’attuale architettura dei V6 sarà la base dei nuovi motori e che farà il suo ingresso un nuovo carburante più ecologico: per il resto i punti interrogativi sono ancora tanti. A cercare di scioglierli proveranno nell’incontro del 3 luglio il presidente della Federazione internazionale dell’automobile, Jean Todt, i boss della Formula 1 Stefano Domenicali e Ross Brawn, insieme all’ad della Daimler, Ola Kallenius, al presidente della Ferrari, John Elkann, al direttore esecutivo della Renault, Luca De Meo, e al proprietario della Red Bull, Dietrich Mateschitz, che rileverà la costruzione dei suoi propulsori dalla Honda.

E poi ci saranno i due “intrusi”: “Oltre ai quattro costruttori della F1, saranno al tavolo anche gli amministratori delegati di Porsche e Audi“, aggiunge Schmidt. E chissà che la Formula 1 non sia sul punto di accogliere altri due importanti marchi.

Il logo della Audi
Il logo della Audi (Foto Harold Cunningham/Getty Images)

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