Iker Lecuona racconta la bagarre con Valentino Rossi: “Vecchia volpe”

Iker Lecuona undicesimo al GP del Mugello, beffato da Valentino Rossi per soli sei millesimi: “È una vecchia volpe”

Valentino Rossi davanti a Iker Lecuona nel Gran Premio d'Italia di MotoGP 2021 al Mugello
Valentino Rossi davanti a Iker Lecuona nel Gran Premio d’Italia di MotoGP 2021 al Mugello (Foto Petronas)

Iker Lecuona lascia il Mugello con l’11esimo posto, a soli sei millesimi da Valentino Rossi che lo ha battuto al fotofinish. Il pilota della KTM Tech3 ha lavorato sull’assetto per la gara riuscendo a portare a casa un buon risultato, ma il prossimo step sarà continuare su questa scia. Per l’intero marchio austriaco è stato un buon Gran Premio: Miguel Oliveira è salito sul podio, Brad Binder è 5°, Danilo Petrucci ha concluso davanti al campione di Tavullia. “Ho lottato per entrare nella top 10 ed ero la quarta KTM, è stato molto buono per noi. È tempo di continuare a lavorare, a Barcellona cercheremo di continuare con questa prestazione. Dobbiamo migliorare in qualifica per lottare con gli altri in gara”.

La sfida col Dottore

Nel finale ha spinto al massimo nel tentativo di superare il veterano della Yamaha Petronas, ma la sfida non era per nulla facile. “Ho perso la top 10 per sei millesimi, praticamente un niente. L’ho combattuto fino alla fine, ma Valentino è una vecchia volpe come si dice e alla curva 10 mi ha superato e non sono riuscito a restituirglielo. Alla fine siamo contenti, l’obiettivo è continuare a migliorare in qualifica – ha aggiunto Iker Lecuona -. Senza quella è difficile stare in gruppo. Lottare in casa con Valentino è stato un onore”.

La bagarre con Valentino Rossi però gli ha dato insegnamenti di cui farà tesoro per il futuro. “Con Valentino ho imparato che anche se chiudi la porta, metterà la moto a casa sua. Nella prossima dovrò imparare a chiudere bene la porta. È stato un onore, è un punto di riferimento e lottare con lui è molto importante”.

Il week-end toscano è stato contraddistinto dalla morte di Jason Dupasquier che conosceva personalmente. “Sono cose che succedono. È difficile, mi ha preso il sopravvento. In gara quando transitavo per la curva 9 ho pensato a lui ogni volta – ha aggiunto il pilota valenciano -. Alla fine sono gare, sono moto e queste cose possono succedere. È successo in uno sport rischioso, la sua vita era la moto e si divertiva con questo”.

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