Alonso attacca i media: “Io in difficoltà? Tutte invenzioni”

Dalla Spagna Alonso se la prende con la stampa, rea di essere troppo severa nei suoi confronti per i risultati mediocri ottenuti finora.

Fernando Alonso (©Getty Images)

Fernando Alonso è già stanco. Assente dal paddock per due stagioni e probabilmente ormai distante mentalmente dalle chiacchiere degli addetti ai lavori, sempre attenti a scovare i punti deboli dei piloti, dal Montmelo il Samurai si è definito stufo di sentirsi dare del “vecchio alla frutta”.

Partito per la terza avventura targata Renault con l’obiettivo di tornare ad essere competitivo il prima possibile, dopo tre GP l’asturiano ha raccolto un ritiro, una decima e un’ottava piazza, mentre nella generale è attualmente 12° con 5 punti. Risultati non particolarmente esaltanti, ma evidentemente il linea con i suoi piani.

“Sono ad un punto della mia vita in cui mi sento bene e penso di essere in grado di guidare meglio che mai”, ha esternato convinto a Motorsport.com ribattendo come sia normale trovarsi in mezzo ad alti e bassi quando si comincia un nuovo percorso.

Alo spiega qual è il vero problema

Un po’ permaloso e un po’ poco incline a sentirsi contestato, il 39enne dell’Alpine è entrato a gamba nei confronti dei giornalisti, probabilmente quelli della tv, considerato che ormai possono accedere quasi esclusivamente loro ai GP.

“Il guaio è che in F1 ci sono un sacco di media, tanti articoli e purtroppo due settimane tra le gare. Se Imola e Portimao fossero state ‘back to back’ ci sarebbe stato molto meno da parlare”, il suo messaggio sibillino. “Se alla fine dell’anno sarà stato tutto più difficile del previsto, ok, forse ci sarà qualcosa di cui discutere e bisognerà andare in profondità per trovare delle risposte, ma in Bahrain ero felice e probabilmente sono andato meglio di quanto mi aspettassi, mentre in Emilia Romagna ho fatto fatica”, ha infine ammesso rispondendo a chi lo pressava per la prestazione incolore del Santerno.

Alpine (©Getty Images)

Chiara Rainis

Impostazioni privacy