Bagnaia c’è ma occhio a Marquez: l’analisi delle libere di Portimao

La Ducati si conferma sul giro secco, bene Quartararo per il ritmo così come le Suzuki. Marquez subito a ottimi livelli. E chissà che non sorprenda

(Photo by Dan Istitene/Getty Images)

A Portimao per ora sta vincendo il meteo pazzo, con pioggia e sole che hanno alternato la loro presenza per tutta la prima giornata di prove libere della MotoGP. Però sono arrivate le prime conferme, oltre al piacevole rientro di Marc Marquez.

Ducati davanti, Yamaha tra alti e bassi

Di sicuro quella portoghese è una pista amica, ma la Ducati a Portimao ha mostrato ancora una volta di essere sul giro secco la moto da battere. Lo dimostra Pecco Bagnaia, che ha chiuso davanti a tutti la prima giornata, con un ritmo insostenibile per Jack Miller (alle prese anche con i postumi per l’operazione al braccio) e il leader della generale Johann Zarco (5° e 8°).

Fabio Quartararo ha tenuto alto il vessillo della Yamaha a Portimao con il secondo tempo, segno che la prestazione pura c’è. Ha faticato però Maverick Vinales, settimo a mezzo secondo da Bagnaia, dopo una prima sessione scoppiettante. Peggio hanno fatto purtroppo le Petronas: Valentino Rossi e Franco Morbidelli hanno chiuso la classifica combinata al 15° e al 19° posto. Segno che il ripartire da zero dopo il Qatar non ha dato i suoi frutti, almeno per il momento. E questo è un segnale d’allarme davvero importante.

Suzuki vispe, Marc Marquez pure

Bene le Suzuki, con Joan Mir e Alex Rins in terza e quarta posizione, che hanno confermato la bontà del telaio della moto giapponese sui saliscendi portoghesi. Così come ha mostrato un segnale di vitalità la Ktm con Miguel Oliveira, che dopo il trionfo del 2020 ha confermato l’ottimo feeling con la posta di casa e ridato fiducia al team dopo un inizio di stagione non al top.

La Honda invece ringrazia Marc Marquez, da subito veloce e che con il sesto tempo a mezzo secondo da Bagnaia può dirsi più che soddisfatto. Il tracciato lo ha messo sì a dura prova, ma lo spagnolo ha fatto capire che il manico c’è, come sempre, anche se in tanti dubitavano di un rientro così.

Marquez c’è anche per la gara

L’incognita rimane la gara. Le Fp4 saranno decisive, perché per quanto visto oggi il meteo ha influito sui tempi, superiori di quasi un secondo rispetto a quanto visto nel 2020. Però, vedendo i primi dati, emerge che tra i più costanti c’è stato Quartararo, sempre tra l’1’41″5 e l’1’41″2. Molto simile il passo di Rins e Mir, mentre le Ducati hanno alternato buoni giri, ma pochi. Quelli però erano di sicuro all’altezza dei primi.

Così come è lì anche Marquez, sempre tra l’1’41″3. Il punto di domanda che riguarda il talento di Cervera è la tenuta fisica, visto che rientra dopo oltre 270 giorni. Ma conoscendolo, saprà sorprendere anche stavolta. Se terrà il ritmo dei migliori fino a oltre metà gara, potrà essere della partita anche per la vittoria.

Meno costante Vinales ma lontano solo qualche decimo dai migliori, mentre è buio pesto per Rossi e Morbidelli. Ma c’è ancora tempo per rimediare.

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Fabio Quartararo (getty images)
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