Moto3, Paolo Simoncelli: il duro rimprovero a Tatsu Suzuki

Paolo Simoncelli arrabbiato per il 12° posto di Tatsuki Suzuki a Doha, dopo essere partito dalla seconda fila.

Paolo Simoncelli

Paolo Simoncelli fa il punto della situazione dopo la gara di Doha e stranamente il suo commento arriva con qualche giorno di ritardo. Il boss del team SIC58 Squadra Corse ha dovuto metabolizzare l’opaco risultato di Tatsuki Suzuki che, partito dalla quinta piazza, si è poi spento al 12° posto, al termine di una gara combattutissima. “Digerire una domenica come quella passata mi ha richiesto un po’ di tempo e molto lavoro. Da domenica mi chiedo come un pilota del calibro di Tatsuki, del suo talento, possa perdersi così durante una gara e restare come un birillo in balia del vento in mezzo alla pista. Perché questo è ciò che è avvenuto durante il secondo appuntamento in Qatar”.

Come al solito Paolo Simoncelli non usa mezze misure, sempre pronto a rimproverare i suoi “figli” quando le cose non vanno bene. E’ il suo severo ma simpatico modo di fare. “Tatsu non ci ha creduto abbastanza, non crede abbastanza nè in se stesso nè nelle sue capacità. E sbaglia, sbaglia alla grande perché chi è lo sa, in qualche gara ce l’ ha fatto vedere e deve solo dimostrarcelo ancora una volta. Perché il bello e il brutto di questo sport è che puoi anche essere un buon personaggio mediatico, puoi piacere alla gente per come parli o sei estroverso di fronte alle telecamere ma alla fine se non ottieni risultati… la gente dimentica in fretta”.

Soltanto 20° il neo arrivato di nazionalità francese Lorenzo Fellon, che prosegue la sua fase di apprendistato in vista della prossima tappa in Portogallo. “Cresce e impara velocemente ma rimane un pilota con poca storia alle spalle, ci tengo a ribadire che ha corso solo un anno nel CEV e uno nell’ ETC. Mentre qui sfida ragazzi che hanno imparato a correre prima di camminare, esperienza è la parola chiave – conclude Paolo Simoncelli -. Una sola caduta in un week end con condizioni di pista così complicate posso garantire che non è cosa da poco. Quindi deve macinare ancora un po’ di kilometri come è giusto che sia”.

Tatsu Suzuki
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