Yamaha-Ducati, sfida anche tra compagni. I primi verdetti del Qatar

Il Qatar ha detto che è sfida Ducati-Yamaha. Ma anche tra i piloti dello stesso team. Da una parte è parità perfetta, dall’altra ecco la prima sentenza

Fabio Quartararo e Maverick Vinales nel post gp del Qatar (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Un doppio appuntamento in Qatar che ha detto tanto per Yamaha e Ducati. In attesa di capire come e quando rientrerà Marc Marquez, sono loro che hanno messo subito in chiaro chi può giocarsi il Mondiale. Le due moto migliori sono queste. Una è la potenza, l’altra è la maneggevolezza, due filosofie diverse che per starsi davanti l’un l’altro dovranno sempre arrivare al limite. Per ora però non è chiaro se ci siano due nomi che possono ergersi come assoluti protagonisti.

Maverick-Fabio, equilibrio perfetto

Un primo e un quinto posto a testa per Fabio Quartararo e Maverick Vinales. I due alfieri del team Yamaha ufficiale si sono divisi equamente la posto dopo i due fine settimana qatarioti, con gare molto simili per l’andamento. Certo è che la risposta data dal francese nell’ultima gara e la rabbia mostrata dopo il traguardo fa capire bene come lo scontro tra i due all’interno del box per la leadership sarà una lunga lotta di nervi. Proprio quelli che sono mancati nella scorsa stagione a entrambi nei momenti chiave.

Entrambi veloci, sembrano essere partiti comunque col piede giusto ma lasciano Losail con qualche punto interrogativo. Innanzitutto i problemi alla gomma posteriore della M1 non sono ancora risolti. Il problema è ormai una costante da almeno due stagioni in Yamaha, ma la soluzione definitiva ancora non è arrivata. Vinales e Quartararo ci hanno messo una pezza stavolta, ma a fasi alterne, come dicono i risultati. Di sicuro non sono piombati nell’inferno come il duo Petronas Morbidelli-Rossi, ma ora entrambi, se davvero come dicono a parole lavorano all’unisono con lealtà, devono chiedere agli ingegneri giapponesi una svolta. Altrimenti rischiano di buttare alle ortiche una grande opportunità anche in questo 2021. E se il problema si ripresenterà, vedremo se i due saranno capaci di rispondere alla grande, dimostrando di essere davvero cresciuti anche nella testa.

Jack delude, a Pecco la prima battaglia

Se in Yamaha la sfida è partita in parità, n casa Ducati invece è Pecco Bagnaia a sorridere. L’italiano ha messo subito in chiaro che non è lui a dover partire con i gradi di secondo, come già detto da molti a inizio stagione. Jack Miller ha mostrato di subire il compagno di squadra, sia in qualifica che in gara. Il colpo della pole del primo appuntamento qatariota ha fatto male, ma anche i due risultati delle gare in favore di Pecco hanno lasciato il segno. E’ vero, siamo solo all’inizio, ma Bagnaia non ha per nulla subìto il passaggio a pilota ufficiale, anzi. Forse gli basta poco per trovare quel feeling che trovò qualche stagione fa in Moto2 con lo Sky Racing team, che lo portò a conquistare da dominatore il Mondiale. Di sicuro c’è che la Ducati ufficiale in Qatar doveva raccogliere di più in termini di punti e invece esce comunque sconfitta dal doppio appuntamento. Ma conoscendo il carattere di Pecco e Jack, sapranno farsi perdonare al più presto.

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Jack Miller e Pecco Bagnaia scherzano con i loro monopattini sul circuito di Losail (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)
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