I top e flop del GP di Doha: riscatto Quartararo, Mir troppo nervoso

Vittoria pesante per Quartararo, che mette subito le cose in chiaro con Vinales. Il campione del mondo in difficoltà

Fabio Quartararo sul circuito di Losail (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Una MotoGP che per una notte ha cambiato veste, travestendosi da Moto3. Una gara davvero intensa quella andata in scena a Losail, dove molto ha inciso la tattica, con nessuno dei protagonisti che ha voluto scoprire la carte se non alla fine, per il grande timore di rimanere senza gomme nel momento chiave.

I Top

Fabio Quartararo: il quinto posto incolore dell’esordio ha fatto posto a un successo che ha un valore enorme per il francese. La partenza non delle migliori poteva rovinare i piani, invece con molta pazienza ha saputo sfruttare le occasioni che gli si sono poste davanti e quando ha visto che poteva cogliere il risultato pieno non ha esitato a dare la zampata decisa del campione. Superati al 100% i problemi alla gomma posteriore di una settimana prima e soprattutto una grande risposta al compagno-rivale Maverick Vinales, solo quinto. Lui di sicuro non vuole essere il secondo.

Johann Zarco: zitto zitto, il francese con due secondi posti si piazza dopo questo uno-due qatariota in testa al Mondiale. E’ vero che la pista è una della sue favorite, ma sta facendo valere tutto quanto ha imparato nella stagione scorsa dalla Desmosedici. Se continua così, può davvero essere la mina vagante di questa stagione.

Jorge Martin: il “deb” terribile ha fatto vedere che non è solo l’uomo da pole. In tanti lo hanno dato per spacciato in gara, invece ha messo giù una prestazione consistente. Ha pagato nel finale quel pizzico di esperienza che tra qualche gara comincerà ad avere. Ma è davvero veloce, un talento incredibile. Non c’erano dubbi, visto che lo manda uno come Max Biaggi. Se si riconferma, sarà dura per tutti.

I Flop

Ducati ufficiali: sono le moto più veloci in Qatar, dei missili con due ruote. Ma alla fine da questa doppia tappa escono con un pugno di mosche. Pecco Bagnaia ha fatto sognare nel primo appuntamento ma stavolta, quando doveva dare gas per far vedere che ne aveva di più, l’italiano ha toppato clamorosamente la staccata dopo il rettilineo iniziale, perdendo la grande occasione. Jack Miller si è eclissato, un’altra volta, e davvero lascia qualche dubbio sui gradi di capitano nel team. In generale comunque la rossa ha perso l’occasione per tornare alla vittoria sul circuito amico. Vedremo d’ora in poi se la Desmosedici è cresciuta o le due notti qatariote hanno nascosto i soliti difetti della moto di Borgo Panigale.

Joan Mir: la Suzuki non è sembrata essere al livello di Ducati e Yamaha su questo circuito. Il campione del mondo, così come il compagno Alex Rins, ha lottato ma è sembrato sempre al limite. E così, alla lunga, ne paghi le conseguenze. Lo spagnolo poi ha sofferto molto in questa seconda gara, mostrandosi anche molto nervoso: diversi i sorpassi duri, segno di una certa irrequietezza che ha mostrato di avere anche a parole qualche giorno prima.

Franco Morbidelli-Valentino Rossi: due amici, finalmente compagni di scuderia. Un’avventura in Yamaha Petronas che doveva essere da sogno e invece l’inizio è di quelli da incubo. In una settimana i due italiani sono riusciti a finire nel dimenticatoio, alle prese con una M1 che li ha mandati in psicanalisi. Per “Morbido” un brutto colpo al morale, visto che dall’alto del titolo di vice-campione del mondo voleva far vedere che anche quest’anno sarà della partita. Per il Dottore un weekend ancora più nero, condito anche dai soliti commenti che lo danno ormai per bollito, anche da chi in teoria gli è (anzi era) vicino. Certo è che ora andrà via dal Qatar con tanti dubbi. Se voleva cacciare dalla mente il pensiero di un ritiro a fine stagione, la strada si fa terribilmente in salita.

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Jorge Martin in conferenza prima del GP di Doha (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)
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