Wolff sulla possibile fusione tra F1 ed FE: “Vi dico cosa penso”

Wolff replica alla proposta che vorrebbe a breve l’unione di F1 e Formula E lanciata dall’ideatore della serie elettrica.

Il team principal Toto Wolff
Il team principal Toto Wolff (Foto Steve Etherington/Mercedes)

Di tanto in tanto torna a circolare la suggestione del Circus a braccetto con la FE. La voce era partita quando le case automobilistiche sembravano essersi allontanate dalla massima serie, mentre la categoria al 100% verde stava diventando la meta preferita dai grandi brand: Audi, Porsche, Mercedes, Jaguar su tutti.

Caduta nel silenzio a causa della pandemia, adesso che in alcune zone dell’Europa si sta cominciando a rifiatare, indiscrezione ha ripreso vigore.

Botta e risposta a distanza tra Agag e Wolff

A lanciare l’idea era stato il patron della Formula E Alejandro Agag secondo cui l’unico modo per restare in vita per la F1 sarebbe quello di confluire nella disciplina da lui gestita e di cui detiene i diritti esclusivi per quanto concerne la tecnologia utilizzata per un periodo di 25 anni.

A questo consiglio azzardato si è sentito di replicare il manager attualmente più importante della classe regina ovvero Toto Wolff il quale, malgrado la Stella militi in entrambi gli sport e non abbia escluso un impegno a medio termine nel campionato full electric anche per ragioni di marketing avendo un target di riferimento completamente diverso rispetto al Grande Circo, lo ha etichettato come improbabile.

“Le due compagnie sono amministrate dallo stesso uomo, ovvero John Malone di Liberty Media, che al momento ha fallito nel suo obiettivo di posizionare le due piattaforme nel miglior modo possibile. Tuttavia se un giorno di lavorasse in maniera sinergica non sarebbe male”, ha sostenutp a Ran.

Per il dirigente viennese, dunque l’unica strada eventualmente percorribile sarebbe quella che non si concentrata sulla motorizzazione, bensì sul format. Ciò significa, correre assieme sugli stessi circuiti. Magari sui cittadini. “Sarebbe grandioso, ma c’è comunque bisogno dell’approvazione degli azionisti. Impresa non facile”, ha chiosato scettico.

(©FE Twitter)

Chiara Rainis

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