Grosjean torna in pista. I primi chilometri in America sono sulla neve

A quasi tre mesi di distanza dall’incidente di Sakhir, Grosjean è pronto a scendere in pista ad Indianapolis.

(©Romain Grosjean Instagram)

E’ ormai partita l’avventura negli Stati Uniti di Romain Grosjean. E pensare che il ginevrino aveva sempre definito troppo pericolose le corse americane, ma evidentemente dopo il terribile crash di cui è stato protagonista lo scorso 29 novembre sul circuito del Bahrain ha cambiato idea.

Il crash di Sakhir come un nuovo inizio

Archiviati 179 GP nella classe regina e una decina di podi,  l’elvetico che gareggia con licenza francese proverà a fare il botto in IndyCar. Ingaggiato da Dale Coyne, 33enne si è già recato in fabbrica per la prova sedile e per conoscere il suo nuovo team in vista del test collettivo al Barber Motorsport Park, Alabama, in programma martedì prossimo.

Nei giorni scorsi ha anche compiuto un giro sul mitico tracciato di Indianpolis, reso bianco dalla neve, con un’auto stradale.

In attesa della prova dal vivo, l’ex Haas F1 ha lavorato al simulatore. “Devo ancora migliorare le traiettorie. Le prime tornate mi permetteranno proprio di riprendere dimestichezza e ritrovare gli automatismi alla guida”, ha affermato rivelando poi di avere ancora delle difficoltà con le mani. “La sinistra mi fa ancora un po’ soffrire, ma la pelle ormai la ricopre al 98%. La destra invece è perfettamente operativa”. Consapevole di avere ancora una strada lunga davanti a sé, un percorso di almeno sei mesi prima di poter riprendere ad usare le mani come prima, il driver svizzero ha ammesso di essere piuttosto impaziente di rimettersi al volante. “Sono convinto che l’adrenalina mi aiuterà a superare il dolore”, ha detto.
Il #51 parteciperà a 13 dei 17 round in calendario e salterà gli appuntamenti sugli ovali.
Romain Grosjean
Romain Grosjean (Foto Peter Fox/Getty Images)
Chiara Rainis
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