Pronto psicologo? Non è la Mercedes. Così il team aiuterà i piloti

Il boss Mercedes Wolff annuncia la creazione di un programma per assistere psicologicamente Hamilton e Bottas.

Valtteri Bottas e Lewis Hamilton (©Getty Images)

Gli sbalzi d’umore, si sa, incidono sulle prestazioni, per questo è necessario trovare un giusto equilibrio. Essere troppo euforici, o al contrario, avere il morale sotto i tacchi compromette la lucidità nel modo di affrontare il lavoro, di conseguenza alla Mercedes nel 2021 creeranno un programma per sostenere la psiche e la salute mentale dei due piloti.

Secondo quanto riferito dal boss Toto Wolff, i cedimenti nervosi si verificherebbero perlopiù a giochi iridati fatti quando, sapendo che non c’è più nulla da giocarsi, il livello d’attenzione colerebbe a picco.

“Dobbiamo trovare la maniera per tenere sempre alto il livello”, ha dichiarato a Motorsport.com il manager austriaco. Le critiche mediatiche contribuiscono certamente all’alterazione dello stato d’animo dei protagonisti della F1 che, a seconda del risultato vengono celebrati o demoliti su tv, giornali e web. “Bisognerebbe evitare di passare dall’esuberanza alla depressione, ma piuttosto trovare un punto d’equilibrio così da aumentare la fiducia nei ragazzi per sviluppare le loro abilità e raggiungere prestazioni di peso”, ha proseguito il viennese.

Più comunicativa all’interno della squadra

Se nel complesso le situazioni negative per Lewis Hamilton sono state rare, almeno nel corso dell’ultima stagione, non lo stesso si può dire per Valtteri Bottas. Privo della classica fortuna che aiuta gli audaci, il finlandese si è spesso trovato in balia di eventi avversi, tra bandiere rosse, forature e incidenti vari che di fatto lo hanno privato di vittorie o pole position.

Ma perché il dirigente austriaco avrebbe deciso proprio ora di intervenire? A quanto pare il motivo scatenante sarebbe stato un episodio avvenuto poco prima dell’inizio del Q3 ad Abu Dhabi. Il biondo di Nastola avrebbe aperto la comunicazione radio chiedendo esplicitamente al suo capo un incoraggiamento. Messaggio di sostegno poi effettivamente arrivato.

“Io di solito parlo poco con i driver prima di qualifiche e gara per non distrarli, ma ognuno è fatto in modo diverso”, ha infine rivelato il 48enne,

Valtteri Bottas, Toto Wolff, Lewis Hamilton (©Getty Images)

Chiara Rainis

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