Michelin, Piero Taramasso si difende dalle critiche post Catalunya

Piero Taramasso si difende dalle critiche di alcuni piloti MotoGP per la scelta delle gomme in Catalunya: “Prevedere il meteo con largo anticipo è impossibile”.

Tecnico Michelin nel box di Fabio Quartararo (getty images)

Nel corso del GP di Catalunya molti piloti della classe regina si sono lamentati per l’inadeguatezza delle gomme selezionate da Michelin. Studiate per le alte temperature di giugno, hanno latitato in termini di aderenza a settembre, quando le temperature si sono rivelate più basse del previsto. Le tabelle storiche del meteo in Catalogna, in effetti, non davano grandi sbalzi di condizioni climatiche fra i due mesi dell’anno, ma nella domenica di gara le massime sono arrivate a 18° C.

Piero Taramasso, boss della Michelin Motorsport, non ha nulla da rimproverarsi. “Penso che la Michelin non abbia avuto il tempo di modificare la selezione degli pneumatici. Quindi devi fare i conti con quelli disponibili. Ma abbiamo tutti difficoltà con questo”. Pol Espargarò e Miguel Oliveira hanno avuto difficoltà con il raffreddamento della gomma anteriore che li ha portati a cadere sull’asfalto. In questi casi però ha potuto condizionare una scelta errata della mescola, dato che quasi tutti hanno optato per la soft anche all’anteriore.

Un adattamento forzato

Taramasso non nega che le gomme fossero poco adeguate alle condizioni, ma prevedere il meteo, in una stagione tra l’altro sui generis per l’emergenza Covid che ha costretto ad un calendario di emergenza, non è per nulla facile. “Il fine settimana è stato molto impegnativo per tutte le persone coinvolte”, ha detto Piero Taramasso. “Dobbiamo scegliere le gomme prima della stagione e siamo venuti a Barcellona a settembre invece che a giugno come al solito. Purtroppo abbiamo trovato condizioni insolitamente fredde per questo periodo dell’anno. Questo ha reso molto difficile portare le gomme in temperatura – ed è stato difficile per i piloti trovare aderenza”.

I tecnici Michelin hanno lavorato a stretto contatto con tutti i piloti per fornire nozioni utili al fine di trovare la miglior combinazione di pneumatici per garantire il miglior grip possibile. “Non è facile indovinare il tempo se non sei ancora stato in pista a questo punto dell’anno ”, ha aggiunto l’ingegnere italiano. “Se si tiene a mente tutto questo e i quattro pneumatici della gamma che sono stati messi in discussione per la gara, tre di loro sono stati utilizzati, la nostra selezione non era lontana”.

Piero Taramasso (getty images)
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