Wolff esalta Vettel. C’è forse lui dietro al passaggio in Aston Martin?

Che ci sia dietro Wolff alla firma di Vettel con Aston Martin? Le sue parole particolarmente entusiastiche a proposito dell’accordo lo fanno ipotizzare.

Sebastian Vettel (Foto Ferrari)
Sebastian Vettel (Foto Ferrari)

E’ vero che i motori dell’attuale Racing Point sono Mercedes, ma l’atteggiamento particolarmente esaltato del boss della Frecce Toto Wolff a proposito dell’ingaggio di Sebastian Vettel in Aston Martin è decisamente sospetto. Dotato di un ottimo fiuto per gli affari, l’austriaco, burattinaio della F1 degli ultimi anni potrebbe aver dato una spintarella al quattro volte iridato, o comunque suggerito al proprietario Lawrence Stroll e al responsabile della scuderia Otmar Szafnauer di far fuori Sergio Perez per promuovere il driver di Heppenheim per un mero discorso di marketing.

“Possedendo delle quote del gruppo è una gran cosa”, ha ammesso parlando al quotidiano TZ. “Avesse lasciato la F1, la serie avrebbe perso molti tifosi in Germania, un Paese molto importante per il nostro sport molto. Si tratta del secondo pilota tedesco più vincente in assoluto, di conseguenza era importante che non abbandonasse. Inoltre porterà molta competenza alla squadra”.

E visto che questo pazzo 2020 ha prestato il fianco a movimenti sorprendenti all’interno del Circus, le voci più recenti darebbero lo stesso viennese pronto a sbarcare in zona Silverstone e con lui il geniaccio della Red Bull Adrian Newey, quale progettista. Se questo si andrà poi a verificare o rimarrà nella fantasia dei media, lo scopriremo solo vivendo. Di certo il 48enne ha dichiarato che nel 2021 i suoi compiti a Stoccarda cambieranno, o comunque verranno alleggeriti. “Non sono sicuro che la figura del team principal sia ancora adatta al Circus attuale”, ha sostenuto in un’altra intervista ad AS. “Ad oggi devo gestire 2000 persone, di cui 1000 nel reparto motori di Brixworth e altri 1000 in quello di Brackley. E’ giusto che una sola persona abbia tutte queste responsabilità?”, la domanda aperta del manager più in vista della massima serie.

Toto Wolff (©Getty Images)

Chiara Rainis

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