Crisi Ferrari, tutta l’amarezza dei tifosi illustri del Cavallino rampante

L’ex presidente Luca Cordero di Montezemolo, il presidente del Coni Giovanni Malagò e il sindaco di Maranello Luigi Zironi spingono la Ferrari in crisi

Charles Leclerc in pista al Gran Premio d'Italia di F1 2020 a Monza (Foto Ferrari)
Charles Leclerc in pista al Gran Premio d’Italia di F1 2020 a Monza (Foto Ferrari)

Archiviato un Gran Premio d’Italia conclusosi nella maniera più disastrosa per la Ferrari, con il doppio ritiro di Charles Leclerc e Sebastian Vettel, i commenti del giorno dopo sono all’insegna della delusione, del rammarico e dell’amarezza.

Anche quelli dei tifosi illustri del Cavallino rampante, come lo storico presidente Luca Cordero di Montezemolo, che preferisce non infierire e augurarsi un miracolo per la prossima gara di casa al Mugello. “Per chi vuole bene alla Ferrari, e io gliene voglio molto, questo è il momento in cui è meglio tacere”, sono le sue dichiarazioni all’agenzia di stampa Ansa. “Si può solo sperare, alla vigilia del GP numero 1000 della Ferrari, che si correrà domenica al Mugello, che come è successo alcune volte in passato, la Ferrari sia in grado di fare affidamento alle sue capacità, per superare momenti difficili come questo”.

Malagò senza parole per la Ferrari

In difficoltà a commentare la crisi della Rossa è anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “È difficile dare un giudizio sulla Ferrari e trovare le parole per fotografare la realtà dei fatti. Nessuno poteva immaginare una situazione del genere, che ci amareggia moltissimo: e pensare che proprio un anno fa Leclerc faceva pole e vittoria a Monza…. In F1 non si può inventare nulla, non è come in certe discipline in cui ci può essere la stranezza, l’eccezionalità: onestamente c’è da essere preoccupati”.

Il dispiacere di Malagò è anche legato alle tre tappe nel nostro Paese che disputa in questa stagione il circus della Formula 1, senza però poter beneficiare di una Ferrari al vertice: “La situazione dispiace anche perché quest’anno l’Italia può ospitare tre GP di F1: era stato un miracolo ottenere un contratto pluriennale a Monza, merito del lavoro del presidente dell’Aci Sticchi Damiani, e poi, a causa del Covid, la Ferrari ha coronato il sogno di portare un GP pure al circuito di casa, il Mugello, per il suo millesimo GP in F1. È incredibile avere una macchina così poco performante in questo momento”.

La spinta del paese di Maranello

A non arrendersi nemmeno in questo momento così duro è il sindaco di Maranello, Luigi Zironi, che porta alla Scuderia tutto l’affetto del paese dove ha la sede: “I veri tifosi supportano la loro squadra nei momenti di gioia e soprattutto in quelli più delicati, quando il sostegno diventa ancora più importante”, ha affermato il primo cittadino. “Il grande cuore dei maranellesi e il loro affetto per il Cavallino rampante non sono in discussione, né ci siamo mai tirati indietro di fronte alle difficoltà. L’intera città è schierata al fianco della sue Rosse, pronta a incoraggiarle con la grande passione di sempre”.

Sebastian Vettel in pista al Gran Premio d'Italia di F1 2020 a Monza (Foto Ferrari)
Sebastian Vettel in pista al Gran Premio d’Italia di F1 2020 a Monza (Foto Ferrari)
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