Motomondiale, Le Mans chiede di aprire al pubblico

Il circuito di Le Mans chiede di aprire al pubblico nella domenica di gara in programma il prossimo 11 ottobre.

MotoGP a Le Mans (getty images)

In questa stagione contrassegnata dall’emergenza Coronavirus sarà Misano il primo appuntamento del Motomondiale che vedrà la presenza di una piccola parte di pubblico. Un piccolo passo avanti verso la normalità, anche se tutto potrà tornare come prima solo quando ci sarà un vaccino che ci tirerà fuori da questo incubo. Saranno due week-end in cui ogni giorno sugli spalti potranno comparire 10mila fan e sarà un scenario che si ripeterà anche a Portimao a fine campionato.

Difficilmente il governo spagnolo aprirà al pubblico nei prossimi appuntamenti in Catalunya, Aragon e Valencia. Invece ci stanno pensando gli organizzatori del GP di Francia, almeno la domenica in gara. Ora le autorità sanitarie dovranno decidere se sarà possibile in vista dell’11 ottobre. Nonostante il numero crescente di infezioni da Covid-19 e il fatto che 21 distretti in Francia siano stati ora dichiarati zona a rischio, i promotori del GP di Le Mans stanno lavorando ad un progetto in cui gli spettatori dovrebbero essere ammessi. Il problema è che al momento in Francia sono vietati tutti gli eventi con oltre 5mila persone.

La richiesta di Michy

Sul quotidiano francese “Le Maine Libre”, il promotore Claude Michy afferma: “Il nostro piano è di far entrare in pista solo gli spettatori la domenica. Vogliamo evitare grandi raduni di persone prima della gara, anche nei campeggi. Chiunque abbia un biglietto riceverà uno spazio di parcheggio definito con precisione. Divideremo anche le aree in settori in modo che non ci sia rischio di mescolanza. Abbiamo presentato questa opzione alle autorità”.

Ad oggi tutti gli eventi motoristici, di auto e moto, in programma sul circuito Bugatti di Le Mans saranno a porte chiuse. Ma i tifosi della classe regina possono ancora sperare in una concessione del governo. Ammesso che la situazione sanitaria non precipiti da qui al prossimo autunno.

Johann Zarco (Getty Images)
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