Valentino Rossi torna sull’incidente: “Video da paura. Zarco ha sbagliato”

Valentino Rossi pubblica un video della visuale della sua Yamaha sull’incidente Zarco-Morbidelli e conferma che il pilota francese ha fatto un errore.

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Getty Images)

Valentino Rossi ha rischiato grosso nell’ultima gara MotoGP disputata in Austria. Per poco la moto di Franco Morbidelli non lo ha colpito dopo l’incidente con Johann Zarco.

Fortunato anche Maverick Vinales, che a sua volta è stato mancato per poco dalla Ducati del pilota francese. La “strage” è stata sfiorata domenica al Red Bull Ring. Poteva finire veramente male e per fortuna non ci sono state conseguenze gravi.

MotoGP, Valentino Rossi ancora sull’incidente in Austria

Rossi sulla propria pagina ufficiale Facebook ha pubblicato il video on-board dell’episodio di domenica e scritto il seguente post: «Le immagini dalla mia telecamera sono quelle che mi fanno più paura, perché da qui si può capire la velocità con cui la moto di Franco ha attraversato la pista proprio davanti a me. È passata talmente forte che io non l’ho neanche vista, quando sono tornato ai box ero già abbastanza scosso per aver visto la moto di Zarco letteralmente volare sopra la testa di Maverick. Miracolosamente non si è fatto male nessuno ma spero che questo incidente faccia riflettere tutti, soprattutto noi piloti».

Valentino aveva attaccato Zarco dopo la gara e ha in parte rivisto il suo giudizio, pur confermando che il francese non è incolpevole per quanto accaduto: «Zarco non ha intenzionalmente causato una carambola del genere, ma resta comunque un grave errore di valutazione, che un pilota di MotoGP non può permettersi, soprattutto in una staccata da 310 km/h. Spostandosi velocemente sulla destra e frenando “in faccia” a Franco, non gli ha lasciato il posto per rallentare, quindi Morbidelli non ha potuto fare altro che centrarlo a tutta velocità. Capisco che in gara ci si gioca tanto e tutti danno il massimo per stare davanti, ma non dobbiamo dimenticarci che il nostro è uno sport pericoloso e l’incolumità nostra è dei nostri avversari è molto più importante che guadagnare una posizione».

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