Che batosta in Spagna! Tutti doppiati eccetto i 3 sul podio

Al Montmelo si è assistito a qualcosa di storico che evidenza come le Mercedes siano di un altro pianeta.

Lewis Hamilton e Max Verstappen (©Mercedes Twitter)

I numeri ormai fanno impressione anche solo a leggerli. A Barcellona Lewis Hamilton ha trionfato con ben 24″ di vantaggio su Max Verstappen, ma soprattutto è salito per la 156esima volta in carriera sul podio raggiungendo una cifra mai toccata da nessuno.  Ma soprattutto al Catalunya abbiamo assistito a qualcosa di eclatante. Soltanto Ham, Mad Max e Valtteri Bottas  hanno tagliato il traguardo a pieni giri. Una supremazia schiacciante quella mostrata dalle Frecce d’Argento che lascia davvero pochi margini di speranza alla concorrenza non fosse per l’olandese della Red Bull, decisamente cresciuto e maturato dallo scorso anno, nonché capace di fare gare costanti, senza sbavature e i classici colpi di testa che lo hanno reso famoso.

Al termine del round iberico è emersa una cosa chiara e limpida. Anche se dal Belgio verrà proibita la “modalità qualifica”, la W11 difficilmente potrà essere fermata. Troppo ampio il divario sugli altri, compresa la Racing Point, per essere colmato con qualche rattoppo o aggiustamento alle regole. Stando così le cose, la Mercedes continuerà a vincere a mani basse almeno fino al 2022 aiutata paradossalmente dal Coronavirus e da tutto quello che ha implicato, con la crisi economica di molti team e il congelamento dello sviluppo delle monoposto che di fatto ha sigillato il valore delle forze in campo. Un impasse che la FIA ha creato e a ha poi cercato di disfare sia con la vicenda del “quai mode”, sia con il taglio all’aerodinamica per il 2021.

In ogni caso, mentre la Ferrari più cerca di correggere le debolezze più va in affanno, la Casa della Stella più viene infastidita dai tira e molla federali, più si rafforza e rinvigorisce, come d’altronde ha dimostrato anche in Catalogna.

(©Mercedes Twitter)

Chiara Rainis

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