Silverstone dà speranze alla Ferrari. Vettel: “Chissà come andremo”

Silverstone, dove corre domenica la F1, è una pista dalle caratteristiche diverse dalle precedenti, dove la Ferrari è curiosa di scoprire il suo potenziale

Sebastian Vettel e Charles Leclerc (Foto Ferrari)
Sebastian Vettel e Charles Leclerc (Foto Ferrari)

Dopo i rettilinei di Zeltweg e le pieghe involute e tortuose dell’Hungaroring arriva Silverstone con i suoi curvoni veloci. E porta con sé la speranza, almeno quella, che una nuova tipologia di conformazione tecnica della pista possa adattarsi meglio alle caratteristiche della Ferrari SF1000. E al suo potenziale ancora inespresso e tutto da scoprire.

Questo è lo stato d’animo con il quale il Cavallino rampante affronta il Gran Premio di Gran Bretagna, la prima delle due tappe consecutive in programma sul tracciato ricavato dal vecchio aeroporto militare inglese. Dopo la tremenda debacle in Ungheria, con le due Rosse che hanno chiuso mestamente doppiate, c’è orgoglio, tanta voglia di riscatto, e la curiosità di capire la competitività della monoposto.

Vettel: “Pista diversa, come ce la caveremo?”

“Vedremo come la nostra monoposto si comporterà su una tipologia di circuito ancora diverso da Austria e Ungheria, con un gran numero di curvoni da alta velocità”, analizza Sebastian Vettel. Che, dal canto suo, esprime grande entusiasmo all’idea di tornare in uno degli impianti che hanno segnato la storia della Formula 1, quello che ospitò il primo Gran Premio dell’allora neonato Mondiale ben settant’anni fa.

“Pensando a Silverstone non si può non essere felici, dal momento che la pista è splendida”, prosegue il quattro volte campione del mondo. “Credo che tutti la amino. Il circuito si trova in un ex aeroporto e quindi gli spazi circostanti sono molto aperti. Per questo il vento può avere un ruolo molto importante perché è in grado di condizionare in maniera rilevante il comportamento della vettura in un senso o nell’altro, rendendola difficilissima da guidare o aiutandola a seguire ancora meglio le esigenze del pilota. Il meteo e le temperature sono spesso imprevedibili e anche per questa ragione non è facile trovare il giusto bilanciamento della vettura”.

Leclerc: “Lavorare sodo per crescere”

Felice di rimettersi alla prova con le complesse sfide di Silverstone è anche il suo compagno di squadra Charles Leclerc: “Mi vengono subito in mente due elementi distintivi di questo circuito: la velocità, con le curve Maggots e Becketts che sono particolarmente esaltanti da dentro una monoposto; e il fattore meteo, dal momento che Silverstone di solito ci riserva condizioni atmosferiche piuttosto fresche e mutevoli e quindi non si può mai sapere cosa può riservare il weekend di gara”.

L’attenzione del giovane monegasco è tutta puntata sui margini di miglioramento tecnici ancora presenti sulla sua vettura: “Per la seconda volta in questa stagione gareggeremo sulla stessa pista per due domeniche consecutivamente, perciò il lavoro fatto nel corso del primo fine settimana sarà la base di partenza per il secondo”, conclude il Piccolo principe. “Per quanto ci riguarda sarà importante acquisire più informazioni possibile sulla nostra vettura fin dal venerdì e poi lavorare a testa bassa per farla progredire in maniera significativa sessione dopo sessione”.

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Sebastian Vettel in pista nelle prove libere del Gran Premio d'Ungheria di F1 2020 all'Hungaroring (Foto Ferrari)
Sebastian Vettel in pista nelle prove libere del Gran Premio d’Ungheria di F1 2020 all’Hungaroring (Foto Ferrari)
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