Il motore Ferrari ha un problema: lo conferma anche il team satellite

Che il motore Ferrari 2020 non sia abbastanza potente rispetto alla concorrenza lo afferma anche la Haas, una delle squadre clienti motorizzate da Maranello

La SF1000 ai box nel Gran Premio di Stiria di F1 2020 al Red Bull Ring (Foto Ferrari)
La SF1000 ai box nel Gran Premio di Stiria di F1 2020 al Red Bull Ring (Foto Ferrari)

Maranello, abbiamo un problema. E il problema si chiama potenza del motore. Tra le molte difficoltà sportive (la gestione dei due separati in casa Sebastian Vettel e Charles Leclerc) e tecniche (leggi aerodinamica) che la Ferrari si ritrova ad affrontare in questo inizio di stagione 2020 di Formula 1 ce n’è una che spicca tra tutte le altre: quella del propulsore.

L’apparente passo indietro in termini di cavalli rispetto alla superpotente unità del 2019 è stato netto ed evidente. Probabilmente, sostengono i maligni, per via dei sospetti sulla presunta irregolarità della vecchia power unit e della conseguente inchiesta aperta dalla Federazione internazionale dell’automobile (e chiusa con il controverso accordo segreto).

La Haas lamenta la scarsa potenza del motore Ferrari

L’allarme rosso su un motore che proprio non è all’altezza degli avversari arriva addirittura non dalla Rossa, ma da una delle sue squadre satellite: la Ferrarina americana Haas. Che anche lei ha pagato dazio nell’avvio di campionato e spera di poter recuperare terreno su una pista più lenta e tortuosa come quella dell’Hungaroring, che ospita la terza tappa del Mondiale questo weekend.

“Prima vorrei vedere come andremo su tracciati come quello ungherese, dove non ci sono tanti lunghi rettilinei e la potenza del motore dunque non conta così tanto”, ha ammesso il team principal Guenther Steiner al quotidiano Ekstra Bladet. “Speriamo di andare meglio, ma in realtà non lo sappiamo. Dovremo disputare questa gara prima di capire a che punto ci troviamo”.

Il bilancio delle prime uscite, però, è finora tutt’altro che lusinghiero: “Non sarà un anno facile per noi”, è il verdetto del capo della Haas. E sembra proprio che non lo sarà nemmeno per la sorella maggiore Ferrari.

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La Haas di Kevin Magnussen in pista al Gran Premio di Stiria di F1 2020 al Red Bull Ring (Foto Darko Bandic/Pool via Getty Images)
La Haas di Kevin Magnussen in pista al Gran Premio di Stiria di F1 2020 al Red Bull Ring (Foto Darko Bandic/Pool via Getty Images)
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