Toro scatenato: la Red Bull infuriata chiede il pugno di ferro su Hamilton

La Red Bull imputa tutta la colpa a Lewis Hamilton per l’incidente con Alex Albon a fine GP d’Austria. E chiede una penalizzazione più severa per lui

La Mercedes di Lewis Hamilton insegue la Red Bull di Alex Albon durante il Gran Premio d'Austria di F1 2020 al Red Bull Ring (Foto Bryn Lennon/Getty Images/Red Bull)
La Mercedes di Lewis Hamilton insegue la Red Bull di Alex Albon durante il Gran Premio d’Austria di F1 2020 al Red Bull Ring (Foto Bryn Lennon/Getty Images/Red Bull)

Ad ascoltare il team principal della Mercedes, Toto Wolff, i cinque secondi di penalità inflitti al suo pupillo Lewis Hamilton (che gli hanno fatto perdere il podio) sarebbero stati “troppo duri. Ora ho riguardato il video un paio di volte e Lewis aveva girato tutto il volante, mentre Albon aveva ancora il 40% di spazio in pista per fare la curva”.

Eppure il boss dei campioni del mondo sembra davvero l’unico a pensarla così. La collisione avvenuta all’esterno della curva 4, nelle fasi finali del Gran Premio d’Austria, durante l’attacco portato da Alex Albon, è stata imputata all’anglo-caraibico non soltanto dai commissari, che lo hanno punito, ma anche ovviamente dai rivali della Red Bull.

Red Bull dà tutta la colpa ad Hamilton e invoca pene più severe

“È Lewis ad aver sbagliato valutazione”, punta il dito il team principal Christian Horner, “e sarebbe buono se si scusasse per questo”. Ma forse le scuse non sarebbero nemmeno sufficienti a placare l’ira dei Tori scatenati. Il più secco nelle accuse, schiettamente brutale come sempre, è il plenipotenziario Helmut Marko, che chiede una mano più dura contro i piloti colpevoli di manovre come quella di Hamilton.

“La sanzione che gli è stata comminata è semplicemente ingiusta”, ha affermato ai microfoni della televisione austriaca Orf. “Bisogna cambiare il sistema delle penalità. Non è corretto che un pilota colpevole in modo così evidente si becchi solo cinque secondi, dunque rimanga in zona punti. Che arrivi secondo, terzo o quarto non ci riguarda: ha rovinato completamente la nostra corsa. E aveva fatto la stessa identica cosa anche in Brasile, anche lì mentre lottava per il secondo posto”.

Già prima della partenza della gara i Bibitari erano riusciti ad ottenere il pugno di ferro su Hamilton per il mancato rispetto delle bandiere gialle in qualifica. Inizialmente assolto, l’iridato in carica era poi stato arretrato di tre posizioni in griglia di partenza a seguito delle nuove prove portate proprio dalle Lattine ai commissari. Chissà se anche stavolta riusciranno ad ottenere un inasprimento della sentenza…

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Lewis Hamilton in conferenza stampa dopo il Gran Premio d'Austria di F1 2020 (Foto Steve Etherington/Mercedes)
Lewis Hamilton in conferenza stampa dopo il Gran Premio d’Austria di F1 2020 (Foto Steve Etherington/Mercedes)
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