MotoGP, Miguel Oliveira: pronta la sfida a Brad Binder

L’addio di Pol Espargarò ha spalancato le porte del team KTM factory al portoghese Miguel Olivera. Sarà la terza stagione in carriera al fianco di Brad Binder.

Miguel Oliveira
Miguel Oliveira (getty images)

Miguel Oliveira il prossimo anno vestirà i panni del team KTM factory. Nonostante lo stop forzato per l’emergenza sanitaria, le trattative sono andate avanti durante il lockdown. “Tutti i contratti sono stati realizzati senza gare. Ovviamente, questo dimostra che c’è grande fiducia da entrambe le parti: la fabbrica e il pilota – spiega in un’intervista a distanza -. In ogni caso, sono molto grato per l’opportunità che è arrivata in un momento molto difficile per tutti i produttori, in cui i piloti non hanno potuto mostrare alcun risultato in pista”.

Nel 2019 ha dovuto fare i conti con un infortunio che ha rallentato le sue prestazioni nella sua prima stagione in classe regina. Non ha mai pensato di lasciare KTM pur essendo stato avvicinato da altri team. “Ho visto KTM come la mia prima e unica opzione. Questo mi ha portato qui”. L’addio di Pol Espargarò ormai imminente gli ha spalancato le porte della squadra factory, dove condividerà il box con Brad Binder. “E’ un compagno di squadra come tutti gli altri, è il primo pilota da battere, ma ovviamente c’è l’aspetto speciale con cui abbiamo lavorato insieme per molti anni in Moto2 e Moto3. La nostra relazione fuori pista è molto buona, è un vero pilota e apprezza il fair play. Ci siamo sempre aiutati a vicenda e ci siamo spinti a un livello molto alto. Spero che andrà avanti così anche nella prossima stagione”.

Adesso il portoghese dovrà mettere da parte i progetti futuri e concentrarsi sulla stagione 2020, dove avrà a disposizione una KTM RC16 con specifiche factory. “Sono completamente concentrato su questa stagione perché credo che ci sia molto lavoro davanti a noi con un calendario così concentrato. La firma del contratto – ha concluso Miguel Oliveira – ci permette di avere la testa libera prima di cominciare”.

Miguel Oliveira (getty images)
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