Crutchlow a sorpresa: “Miller è uno dei pochi che può battere Marquez”

Cal Crutchlow ha dichiarato che secondo lui proprio il neo-acquisto Ducati Jack Miller è uno dei pochi che in futuro potrà battere Marc Marquez.

Jack Miller e Cal Crutchlow (Getty Images)
Jack Miller e Cal Crutchlow (Getty Images)

Da qualche giorno la Ducati ha annunciato che dalla prossima stagione Jack Miller avrà a disposizione una moto ufficiale. Questa scelta porterà, con molta probabilità ai saluti a fine 2020 da parte di Danilo Petrucci.

In tanti si sono chiesti se questa scelta sia stata corretta o meno. Jack Miller ha avuto sinora una carriera atipica. In Moto3 dopo un paio di anni con qualche buon piazzamento e nulla più nel 2014 vinse 6 gare lottando per il titolo con Alex Marquez e chiudendo infine 2° alle spalle dello spagnolo la stagione. Dopo quel campionato però ricevette direttamente la promozione in MotoGP, senza passare per la Moto2. Qui, pur guidando una Honda clienti non propriamente competitiva riuscì a conquistare un successo nel 2016.  Nel 2019, i 5 podi conquistati con il Team Pramac gli hanno regalato il pass per la Ducati ufficiale.

Crutchlow: “Miller è il pilota giusto”

Durante una diretta Facebook Cal Crutchlow ha così dichiarato: “Miller è uno dei pochi rider che ha il talento per poter battere Marquez. Io penso che abbia tanto talento. Allo stesso tempo però credo che nei prossimi anni possa fare quell’ulteriore salto in avanti per sfidare Marc”.

Il pilota britannico ha poi proseguito: “Credo che lui sia il pilota giusto e ha tutte le carte in regola per fare bene. Se dovessi decidere di ritirarmi potrei anche fargli da guida. Naturalmente dipende da lui, se vuole che io faccia qualcosa o meno. Per l’Australia è una cosa positiva perché era dai tempi di Stoner che nessuno saliva con questa regolarità sul podio. Anche al GP di casa è arrivato tra i primi tre e per ogni pilota è un risultato davvero incredibile”.

Antonio Russo

Miller e Crutchlow (Getty Images)
Miller e Crutchlow (Getty Images)
Impostazioni privacy