Coronavirus, Renault rischia di fallire se non interviene lo Stato

L’azienda Renault rischia di chiudere se lo Stato francese non interverrà con un prestito da 5 miliardi. Il governo transalpino chiede garanzie.

Renault logo (getty images)

La crisi economica scaturita dal Coronavirus potrebbe fare la prima vittima eccellente. Secondo quanto riportato da Reuters il ministro delle Finanze Bruno Le Maire ha dichiarato in un’intervista che la Renault, di cui lo stato francese detiene il 15% delle azioni del gruppo, potrebbe fallire se non riceverà aiuti finanziari consistenti nel giro di breve tempo.

Nel giro di poco tempo la casa francese dovrà presentare un piano per la riduzione dei costi di 2 miliardi di euro da spalmare entro due anni. Inoltre lo stabilimento Renault di Flins, alle porte di Parigi, rischia la chiusura, con conseguente licenziamento di posti di lavoro. Ma per restare competitiva sul mercato dell’auto non ci sono molte alternative, a meno che lo Stato francese non interverrà con iniezioni finanziarie di un certo tenore.

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Nel primo trimestre 2020 il fatturato è calato del 19% a 10,1 miliardi di euro, con una caduta delle vendite in Europa del 36%. Tra le varie possibilità ventilate si è parlato della chiusura di diversi stabilimenti di componentistica in Francia oltre che del sito di Dieppe dove si fabbricano le Alpine. Il presidente del Gruppo Renault, Jean-Dominique Senard, sta lavorando con il governo francese al nuovo piano strategico che prevede un prestito di 5 miliardi di euro per Renault. Dal canto suo il governo francese chiede precisi impegni da parte dell’azienda in tre settori in cambio di aiuto: i veicoli elettrici; il trattamento equo dei vari fornitori e la priorità nello sviluppo di tecnologie avanzate. Infine ha chiesto di trasferire tutti gli impianti in terra francese.

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