MotoGP, cinque Yamaha nel 2021? L’indizio di Rossi

Valentino Rossi per il campionato MotoGP 2021 non esclude che Yamaha schieri cinque M1 se Jorge Lorenzo farà ritorno da pilota titolare.

Maverick Vinales, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo
Maverick Vinales, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo (Getty Images)

C’è grande attesa di capire se Valentino Rossi correrà in MotoGP oppure no nel 2021. Con lo stop forzato del campionato la sua decisione tarda ad arrivare. Il suo piano era quello di correre alcune gare prima di scegliere se continuare o ritirarsi.

Il Dottore professa ancora voglia di correre e se, dovesse decidere di andare avanti, verrà accolto dal team Petronas SRT. La squadra satellite della Yamaha ha lavorato bene nel 2019 e anche nei test invernali 2020, dimostrando di poter supportare bene i propri piloti. Il nove volte campione del mondo lavorerebbe in un ottimo ambiente, godendo anche di un un trattamento praticamente ufficiale dalla casa di Iwata.

Un posto nel team malese potrebbe fare gola anche a Jorge Lorenzo, il cui ritorno alle corse non è escluso al 100%. Questa incertezza crea qualche problema a Franco Morbidelli, oggi pilota titolare della squadra Petronas SRT e desideroso di essere confermato.

Valentino Rossi in una recente intervista ha così commentato la situazione: “Penso che Morbidelli non sia molto felice, è un grosso problema perché Franco è stato bravo l’anno scorso, anche se Quartararo è stato migliore. Ma durante i test invernali, Franco è stato molto veloce, quindi penso che farà del suo meglio per mantenere la sua posizione nel team. Quindi non so cosa deciderà Lorenzo, forse la Yamaha dovrà fare cinque moto nel 2021”.

Il Dottore apre alla possibilità che Yamaha metta in pista cinque M1 l’anno prossimo, se Lorenzo sceglierà di tornare e lui stesso continuerà. Al momento da Iwata non è giunta alcuna conferma in merito a tale ipotesi, anche perché per adesso ci sono altre priorità.

Valentino Rossi e Franco Morbidelli
Valentino Rossi e Franco Morbidelli (Getty Images)
Impostazioni privacy