La Ducati si sbilancia: il ritorno di Andrea Iannone si può fare

La suggestione della Pramac viene raccolta dal direttore sportivo della Ducati, Paolo Ciabatti: il ritorno di Andrea Iannone è un’eventualità possibile

Andrea Iannone ai tempi in cui correva con la Ducati (Foto Ducati)
Andrea Iannone ai tempi in cui correva con la Ducati (Foto Ducati)

Andrea Iannone verso il ritorno in Ducati? Quella che fino ad oggi era solamente una proposta indecente, una suggestione quasi buttata lì da Francesco Guidotti, team manager della Pramac, ora si sta trasformando in uno scenario decisamente più concreto e percorribile.

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A raccoglierla è infatti il direttore sportivo della Rossa di Borgo Panigale in persona, Paolo Ciabatti, che apre alla possibilità di riabbracciare il centauro di Vasto, lanciato in MotoGP proprio dalla squadra satellite e poi dal team ufficiale, nel caso in cui il suo attuale contratto con Aprilia dovesse naufragare per le conseguenze della sospensione comminatagli. “Andrea Iannone ha tantissimi pregi e qualche difetto, ogni tanto si comporta in un modo che può lasciare perplessi”, ammette Ciabatti in un’intervista ai microfoni di Sky Sport. “Anche in questo periodo di clausura ci siamo sentiti con messaggi sui rispettivi Instagram, c’è un rapporto di amicizia e d’affetto che non si è mai interrotto”.

Ciabatti: “Iannone di nuovo in Ducati? Perché no”

I presupposti umani per riportare Iannone sotto l’ala protettrice della Casa bolognese, dunque, sembrano esserci. La difficoltà sarebbe quella di affidare un pilota ormai esperto e formato ad una squadra che nasce con l’intento di svezzare i debuttanti. “È chiaro che da una parte il compito principale del team Pramac è di far crescere piloti giovani promettenti per fare da vivaio, come è stato per Iannone, Petrucci, Miller e Bagnaia”, prosegue Ciabatti. “Da questo punto di vista Andrea Iannone ha 30 anni, non si posizionerebbe perfettamente in un programma del genere. Detto questo, perché no? Mai dire mai, io credo che Iannone abbia un grandissimo talento, sia un pilota velocissimo, si è un po’ perso per strada per tanti motivi, penso che si renda perfettamente conto di aver fatto degli errori di valutazione nella sua carriera in momenti decisivi”.

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Il dirigente della Ducati esprime vicinanza al suo ex pilota per quanto riguarda il caso del presunto doping: “In questo momento sta scontando una squalifica in cui non voglio entrare, ma che è comunque molto pesante, considerando le accuse che gli sono state rivolte. È un pilota che ha sempre dimostrato di essere tra i più veloci che ci sono in questo momento, era uno dei piloti che combatteva con Marquez in Moto2 e a volte vinceva, quindi perché no? E poi come sai, c’è quasi un rapporto di amore filiale tra lui e Paolo Campinoti, proprietario del team Pramac, e quando ci sono queste situazioni, è difficile dire di no”.

Il mercato piloti della Rossa

Il ritorno di fiamma si può fare, dunque, anche se al momento non esiste una vera e propria trattativa: “Al di là di queste cose, non ne abbiamo mai parlato”, conclude Ciabatti. “Abbiamo cinque piloti attualmente con noi, bisogna capire prima come potremo gestire nel 2021 questi piloti estremamente validi e poi eventualmente pensare a delle possibilità diverse. Detto questo, la stima e l’affetto per Andrea Iannone, sono sempre immutati, ogni tanto ci ha fatto arrabbiare per i suoi atteggiamenti, ma lo ha fatto un po’ con tutti nel paddock, fa parte del personaggio”.

Andrea Iannone ai tempi in cui correva con la Ducati (Foto Ducati)
Andrea Iannone ai tempi in cui correva con la Ducati (Foto Ducati)
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