Un altro addetto ai lavori della F1 confessa: “Ho avuto il coronavirus”

Come Flavio Briatore, anche il plenipotenziario della Red Bull, Helmut Marko, annuncia di essere stato contagiato e di essere guarito dal coronavirus

I team principal della Toro Rosso, Franz Tost, e della Red Bull, Christian Horner, con il plenipotenziario Helmut Marko (Foto Mark Thompson/Getty Images)
I team principal della Toro Rosso, Franz Tost, e della Red Bull, Christian Horner, con il plenipotenziario Helmut Marko (Foto Mark Thompson/Getty Images)

Il giorno dopo il clamoroso annuncio di Flavio Briatore, che ha rivelato di essere stato contagiato dal coronavirus nel dicembre scorso, ora anche Helmut Marko racconta una storia simile.

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“A metà febbraio ho avuto un brutto raffreddore con una forte tosse”, ha spiegato il plenipotenziario della Red Bull ai microfoni del sito specializzato F1 Insider. “La malattia è durata per dieci giorni, un tempo insolitamente lungo per me. Oggi sono quasi certo che si sia trattato del virus”.

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La malattia e l’immunità di Marko dal coronavirus

Secondo il boss dei Bibitari, proprio il fatto che si sia ammalato in precedenza e che quindi sia divenuto immune al virus potrebbe essere il motivo per il quale non si è sentito male dopo il volo in Australia e il transito dall’aeroporto di Dubai.

“Per me quello era il posto ideale dove prendersi il virus. Eppure la mia storia dimostra che anche le persone anziane possono sopravvivere a questa malattia”, ha commentato il 76enne. Marko, fin dall’inizio dell’emergenza pandemica, si è sempre detto scettico rispetto ai reali rischi del coronavirus e alla reazione preoccupata delle popolazioni di tutto il mondo. E anche oggi ribadisce: “Credo che sia importante ridurre il panico e affrontare questa pandemia in modo molto più razionale”.

Così affronta la quarantena in Austria

Anche Helmut si trova attualmente in quarantena forzata nella sua Graz, divenuta praticamente una città fantasma: “È surreale, ci sono restrizioni estreme”, racconta. “Tutta la vita pubblica è bloccata. Ho dovuto chiudere quattro hotel e i relativi bar e ora li sto preparando per essere usati come cliniche d’emergenza. Ma questo non basta ad evitare la paura esistenziale che quasi tutti provano ora. Sembra una guerra”.

A questa situazione Marko risponde lavorando tutti i giorni dalle 7 alle 12 e poi andando nella foresta a tagliar legna con la sua sega circolare per rilassarsi: “Mi sento più in forma che mai”, conclude. “Nel bosco mi ripulisco la testa ed è proprio quello che ci serve, con tutta la follia che ci circonda ora”.

Il plenipotenziario della Red Bull, Helmut Marko (Foto ServusTV/Neumayr/Leo/Red Bull)
Il plenipotenziario della Red Bull, Helmut Marko (Foto ServusTV/Neumayr/Leo/Red Bull)
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