Coronavirus, Gresini: “Scenario preoccupante, difficile correre a maggio”

Fausto Gresini ritiene che l’emergenza Covid-19 durerà ancora parecchio. Dunque per Moto3, Moto2 e MotoGP bisognerà aspettare.

Fausto Gresini
Fausto Gresini (©Getty Images)

Quando riprenderà il Motomondiale? Oggi è difficile dirlo, considerando che l’emergenza Coronavirus è tutt’altro che vicina alla conclusione. L’attuale calendario prevede una ripresa delle gare a maggio, ma probabilmente ci saranno nuovi rinvii.

Fausto Gresini è un manager di grande esperienza, impegnato in un tutte le classi e in un’intervista concessa a TMW Radio ha confessato di immaginare uno spostamento almeno a giugno: “Credo proprio di sì purtroppo. Questa pandemia è globale e sta esplodendo ora, bisogna mettere in sicurezza tutti i Paesi perché noi giriamo tutto il mondo. Prima di iniziare la situazione deve essere sotto controllo. Spero si ricominci prima possibile, ma lo scenario al momento è molto preoccupante”.

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In merito alla possibilità di correre a porte chiuse, dunque senza pubblico, Gresini si è così espresso: “Nel paddock c’è un piccolo paese dal punto di vista del numero di persone, il pericolo anche a porte chiuse resta. Stiamo a motori accesi aspettando la risoluzione di una situazione molto complicata e penso lunga”.

Il manager imolese ha dovuto seguire da casa i suoi team Moto3 e Moto2 impegnati nel Gran Premio del Qatar. Ha raccontato l’esperienza: “Ho fatto una fatica bestiale, ero molto più nervoso di quando ero in pista. Avrei voluto comunicare con loro ma non era possibile farlo, è molto meglio stare in pista. Tante volte mi sono chiesto come sarà quando smetterò e guarderò tutto da casa, questa situazione mi ha mostrato che è una cosa terribile per uno come me abituato a girare il mondo da tanti anni”.

Squadre, sponsor e in generale tutto il movimento stanno perdendo molti soldi. Gresini è stato interpellato sulle problematiche economiche di questa situazione: “Dorna è stata sempre sensibile alla buona salute dei team. Ha sempre cercato di sostenere i team anche perché siamo una risorsa imprescindibile. Tenere in vita i team vuol dire aiutare tutte le persone che lavorano all’interno, dopo questa emergenza ci sarà un problema economico per noi perché i nostri partner presumibilmente avranno più difficoltà ad aiutarci. In questi giorni noi team manager ci stiamo parlando e coordinando per il futuro”.

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