La Honda voleva correre in Qatar. Ma ora approfitta dello stop

La Honda era l’unico team disposto a correre comunque il Gran Premio del Qatar. Ma questo mese extra di preparazioni le dà una grossa mano

Marc Marquez ai box della Honda nei test MotoGP in Qatar (Foto Gold & Goose/Red Bull)
Marc Marquez ai box della Honda nei test MotoGP in Qatar (Foto Gold & Goose/Red Bull)

“Di tutti i team della MotoGP, l’unico disposto a correre era la Honda. Ho parlato con tutti i team principal e Alberto Puig mi ha detto: ‘Gareggiamo con le risorse che abbiamo’”. La conferma viene da Carmelo Ezpeleta in persona, il patron del Motomondiale, che ai microfoni di Radio Onda Cero in Spagna ha messo in chiaro una volta per tutte la posizione delle varie squadre rispetto alla cancellazione del Gran Premio inaugurale della stagione previsto in Qatar.

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E la più delusa di tutte sembra proprio la scuderia campione del mondo in carica, come conferma anche la giornalista Niki Kovacs, rimasta sul posto, che ha pubblicato sul suo canale di YouTube un video dopo aver intervistato uno dei boss della Casa alata. “Ho incontrato Takeo Yokoyama, il responsabile tecnico della Hrc, e ho colto l’opportunità per porgergli qualche domanda”, racconta la collega. “Chiaramente è molto deluso, ma non hanno potuto fare nulla per modificare la situazione. L’unica possibilità ora è quella di prepararsi al meglio per la prima gara della stagione di MotoGP, che si potrebbe tenere ad Austin, anche se ad oggi nessuno può dirlo con certezza”.

Honda era pronta a gareggiare a Losail

Per evitare complicazioni logistiche dovute alla diffusione dell’epidemia del coronavirus, che prima dell’Italia aveva coinvolto anche il Giappone, infatti, la Honda aveva lasciato sulla pista di Losail le moto, ma anche diversi meccanici. “Quando si erano diffuse le voci di un possibile blocco agli ingressi in Qatar delle persone con passaporto giapponese, il team principal Alberto Puig, insieme a Yokoyama, hanno deciso di far restare a Doha sei membri nipponici del team, che sarebbero bastati a disputare la gara”, rivela la Kovacs. “Come sempre, la Hrc era pronta a correre e si era preparata in anticipo per qualunque evenienza. Ma non tutti i team la vedevano allo stesso modo”.

Più tempo per Marquez e per i motori

Ora che però questa decisione è stata presa, suo malgrado, la Honda ha la possibilità di approfittarne. E non solo perché la gara qatarina, ora annullata, è sempre stata storicamente sfavorevole a livello tecnico alla sua RC213V. Prezioso per il marchio di Tokyo è soprattutto il mese extra di preparazioni che i team si ritrovano improvvisamente a disposizione. Questo tempo permetterà a Marc Marquez di completare il suo recupero fisico dall’operazione alla spalla a cui si è sottoposto nel corso dell’inverno, ma anche alla stessa Honda di continuare a lavorare sul motore che non aveva raccolto il favore del Cabroncito nel corso delle prove precampionato.

“I motori dovevano essere punzonati qui in Qatar, prima della gara inaugurale, ma chiaramente questo non è successo”, sottolinea ancora la Kovacs. “Quindi sembra che le Case avranno a disposizione un altro mese per continuare a lavorare sui motori. Yokoyama mi ha confermato che sfrutteranno questo tempo per sviluppare il propulsore, non solo per via delle controverse indicazioni emerse durante i test, ma perché si tratta di una mossa logica”.

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Marc e Alex Marquez in sella alle Honda nei test MotoGP in Qatar (Foto Gold & Goose/Red Bull)
Marc e Alex Marquez in sella alle Honda nei test MotoGP in Qatar (Foto Gold & Goose/Red Bull)
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