La Casa del Biscione ha puntato sui SUV, ma una inedita 75 ha rappresentato un novità sorprendente. Scopriamo le caratteristiche della rappresentazione grafica.
Quante auto meravigliose ha creato l’Alfa Romeo che hanno fatto la storia? Tantissime sono state rivoluzionarie e hanno fatto impazzire i puristi. Oggi il listino del Biscione propone, salvo la Giulia, solo auto a ruote alte. Un trend che appare inarrestabile a livello globale, ma che ha aiutato a rimettere in regola i conti in rosso del brand di Arese.

Di certo un petrolhead con il pallino della sportività non potrà mai sentirsi soddisfatto per quanto riguarda la gamma attuale. Chi cerca spazio e comfort troverà nella Stelvio e negli altri SUV soddisfatte le loro esigenze. Su Facebook il creatore digitale Bruno Callegarin ha mostrato un progetto molto ardito che risveglia l’animo sopito degli automobilisti italiani.
L’Alfa 77 venne lanciata per i 75 anni della Casa lombarda. Venne prodotta nel 1985 e rimase in commercio fino al 1992. Venne realizzata nello stabilimento di Arese. La 75 divenne l’erede della Giulietta ’77 e mostrata, alla presentazione, a Craxi e Massacesi l’11 maggio 1985. Aveva molto in comune con l’antenata della Giulietta. Vennero sostituite le parti esterne dei lamierati, conservando l’intero giro porta. La meccanica era futuristica.
La nuova Alfa Romeo 75 VGT
L’immagine, diffusa sui social nelle scorse ore è diventata virale tra i fan del Biscione, palesando una versione all’avanguardia dell’iconica berlina sportiva degli anni ’80. Le linee dure e scolpite rimandano a uno stile magico, con ampi gruppi ottici trapezoidali. Il frontale è dominato da un cofano muscoloso e da fari in linea con la gamma attuale.
I paraurti ridisegnati e i passaruota pronunciati conferiscono un aspetto moderno, in linea con la vocazione sportiva della vettura italiana. Il retrotreno, le luci sottili e orizzontali riportano al design iconico ma reinterpretato in chiave moderna, conferendo alla vettura un design tecnologico e sofisticato. Bruno Callegarin, unendo tradizione e design iconico, ha creato un nuovo capolavoro. Era previsto sul modello originale un motore 4 cilindri bialbero con alimentazione a 2 carburatori, ripreso dalla Giulietta, esattamente come il turbodiesel 2 litri della VM Motori. In seguito divenne disponibile il V6 Busso di 2492 cm³ a iniezione da 158 CV, lo stesso di Alfa 90 e Alfetta GTV 6. La versione 2.0 Turbodiesel si attestò sui 95 CV. Un motore potente di altissimo livello.





