Marco Melandri, per anni amico stretto di Valentino Rossi, ha trovato un solo responsabile del crash malesiano di 10 anni. Per il ravennate la colpa fu del Dottore per un motivo.
Amici sportivi, amanti delle due ruote e della MotoGP, siamo ancora qui a parlarvi di un tema molto caldo ai fan di Valentino Rossi. Vi teniamo compagnia con un personaggio centrale del motociclismo dell’epoca del Dottore che non le manda a dire: Marco Melandri. 
Marco Melandri è stato campione del mondo della classe 250 nel 2002 e primatista italiano di vittorie nel Campionato mondiale Superbike, con 22 trionfi. Non è proprio l’ultimo arrivato e, dopo anni lontano dai riflettori, è tornato a parlare di quella maledetta gara di Sepang del 2015 che ha cambiato la classe regina.
L’attacco di Melandri a Valentino Rossi
Macio, così lo conoscono in molti in pista e fuori non mostra rancori, oggi è un uomo adulto con un passato motociclistico di tutto rispetto, una voce autorevole di un tempo andato ma che ci ha regalato tante belle domeniche in piedi sul divano. Marco è un uomo semplice, cresciuto a pane e motori, incominciando la carriera nelle gare ciclistiche della BMX all’età di 5 anni, disputando anche prove di Coppa del Mondo.

A 8 anni decise di montare in sella alle minimoto con le quali nel 1992 e nel 1994 divenne campione italiano. Scoperto da Loris Reggiani nel 1996 si aggiudicò la Coppa Honda. Nel 1997 divenne campione italiano della 125, il più giovane a centrare questo obiettivo. In MotoGP non ha lasciato il segno in termini di mondiali, ma era un’epoca con leggende vere in pista. A lui va la nostra stima ed affetto e riportiamo le parole del ravennate che esprime la sua idea puntando il dito contro il responsabile di Sepang nel 2015, Valentino Rossi.
“Sarebbe facile capire come sia andata realmente, visto che la direzione di gara, la federazione internazionale e in seguito il TAS hanno dichiarato che l’errore è stato di Valentino, perché poi lo hanno penalizzato. Il problema è che né la televisione, né i siti web, né i giornali hanno mai riportato la notizia; si sono invece concentrati solo sulla critica di Valentino per quanto fatto nella prima parte della gara”, ha detto Marco ai microfoni di Moto.it.
“Quello che voglio dire è che le persone tendono a giudicare in base alle proprie preferenze e simpatie personali, ma non in base ai fatti reali. Pertanto, non sto dicendo che la mia idea sia legge, ma sto dicendo che è la mia idea, e la realtà è che anche chi gestisce lo sport ha deciso la stessa cosa, ma nessuno ha mai voluto denunciarlo”, ha concluso Melandri.





