Auto cinesi, perché ci sono tutti questi marchi? Il piano “segreto” che nessuno vuole ammettere per conquistare l’Europa

In Cina stanno spuntando marchi di auto come funghi. Si nasconde una strategia ben precisa orchestrata dallo Stato per una crescita esponenziale.

Il Paese del Dragone Rosso sta avendo una evoluzione spaventosa, mese dopo mese. Una crescita che è iniziata con la produzione di batterie, sfruttando le terre rare e anche un trattamento dei lavoratori non esemplare. La Cina è cresciuta grazie all’appoggio di uno Stato che ha guardato in avanti, cavalcando un tappeto rosso steso dall’Europa. Una crescita esponenziale è avvenuto nella filiera elettrica con la nascita di un numero enorme di Case costruttrici grazie al ban del 2035 in Ue ai motori termici.

Lo sviluppo delle auto elettriche cinesi
Nuovi brand cinesi in Italia – Tuttomotoriweb.it

I brand cinesi presenti in Italia erano quattro 2 anni fa. Ora sono già dieci: BYD, DFSK, Dongfeng, Forthing, Foton, Jaecoo, Leapmotor, Lynk & Co, Omoda e Xpeng. Una invasione ma di chi è la colpa? A Bruxelles hanno sottovalutato la forza del Dragone che oramai ha oscurato anche il Gigante a stelle e strisce. BYD ha superato i numeri di Tesla già a fine 2024, allargandosi anche al settore delle auto ibride, oltre che full electric.

Nuovi brand cinesi in Italia

L’obiettivo dei colossi cinesi è differenziare, proprio come nel Vecchio Continente hanno fatto Stellantis e Volkswagen. Sbarcheranno così i seguenti marchi: Changan, Denza, Geely e Lepas. Senza contare i produttori italiani che ribrandano i prodotti asiatici e MG, britannica ma di proprietà cinese. Nel car market cinese sono presenti 109 produttori che stanno moltiplicando la presenza anche fuori dai confini nazionali. Un dirigente Geely, alla rivista inglese Autocar, ha annunciato: “Siamo ancora in un’era espansionistica, ma prima o poi si calmerà. Per ora c’è una corsa per far parte del gruppo che arriverà al traguardo”.

Geely è uno dei tanti major che ha avuto un boom di vendite in Europa. Vanta una gamma variegata con prezzi alla portata, come la super tecnologia Starray ibrida plug-in da € 34.900 e la EX5 100% elettrica da € 38.900. Il Gruppo possiede anche Lotus, Lynk & Co, Smart e Volvo. Un successo che viene supportato con reti di vendita su tutto il territorio. Quindi ci sarà anche la garanzia di potersi affidare a filiali presenti alle nostre latitudini. La Cina ha tutto per sfondare e fare quello che il Giappone ha costituito sin dagli anni ’70.

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