Nel 2026 l’Esecutivo ha scelto il pugno duro per il diesel. Sembra veramente che stia per arrivare la parola fine per il gasolio.
Si continua a discutere di elettrico in Europa, ma rapidamente ci sono intere filiere che stanno morendo. Se il car market si è paralizzato, salvo incentivi, è a causa di politiche che stanno mettendo a dura prova la pazienza e la passione degli automobilisti nostrani. I costosi veicoli moderni, sempre più simili, sembrano diventati dei mezzi per spostarsi da un punto A a un punto B senza più un’anima. Le auto termiche a benzina o diesel riescono a trasmettere una passione che le macchine elettriche non manifesteranno nemmeno tra 20 anni. 
Dopo il dieselgate le Case produttrici hanno scelto di sposare l’elettrico e limitare il lancio di vetture diesel. In ogni caso, salvo ripensamenti, i burocratici di Bruxelles le hanno messe a bando dal 2035. Tra 10 anni non potranno più essere vendute nuove vetture con motori tradizionali per far spazio alle EV in Unione Europa. Nel frattempo le vetture diesel saranno sempre più demonizzate con l’aumento dei prezzi dei carburanti. In Italia si avrà una mazzata, dal prossimo anno, per tutti i possessori di auto a gasolio.
Storico switch tra benzina e diesel
In base alla prima bozza del disegno di legge di bilancio, approvato dal Governo, le nuove accise porteranno il diesel ad avere un prezzo più alto nel prossimo anno, e arriverà a costare di più della benzina. Nell’articolo 30 del testo, si evince che: “a decorrere dal primo di gennaio del 2026, sono applicate una riduzione dell’accisa sulle benzine nella misura di 4,05 centesimi di euro per litro, ed un aumento, nella stessa misura, dell’accisa applicata al gasolio impiegato come carburante”.

Una scelta che va a svantaggiare tutti coloro che, sino a poco tempo fa, hanno acquistato un’auto diesel per risparmiare. Le tasse sulla benzina diminuiranno, determinando un cambio epocale. L’Esecutivo ha scelto la nuova strada a soli sette mesi dall’annuncio del progetto di progressivo allineamento, sebbene l’accisa per le due miscele sarà la stessa nel 2026, pari a 672,90 euro per mille litri di carburante. In base alle previsioni, se tutto dovesse proseguire, la benzina calerebbe a 1,649 euro a litro, mentre il diesel poi salirebbe ad 1,675 euro a litro. Un sorpasso che potrebbe mettere la parola fine anche al florido mercato dell’usato delle auto a gasolio.





