La Casa del Biscione ha prodotto vetture leggendarie. Scopriamo la proposta che ha rappresenta un’autentica rivoluzione nel diesel.
Notizia recente che vi abbiamo riportato nelle scorse settimane è la possibile cessione da parte del Gruppo Stellantis dei marchi Maserati e Alfa Romeo. Un colpo al cuore per tutti gli alfisti che fino ad oggi hanno dato fiducia al brand del Biscione, confermando nel tempo la scelta di acquistare più di una semplice auto ma una storia d’amore tutta italiana. 
Il DNA Alfa è fatto di passione e sportività, questo lo si evince da ogni modello e propulsore che un auto Alfa monta sotto il cofano regalando emozioni e divertimento in tutti coloro i quali cercano quello stile italiano inconfondibile, almeno fino ad oggi. Una perdita di identità con una cessione non cancellerebbe la storia, ma di certo andrebbe a rompere la continuità di un marchio genuino che ha trovato in passato il suo punto di forza nel motore.
Alfa Romeo: la vettura che ha cambiato la storia
Partendo dal cuore, dall’anima di un auto ripercorriamo insieme un pezzo degli anni ’90 a bordo di una vettura che ha segnato un’epoca. Nel 1997, l’Alfa Romeo decise di lanciare sul mercato una berlina di stampo sportivo da 444 cm di lunghezza, una larghezza da 174 cm e un’altezza da 139 cm, con un peso di 1250 kg. Una vettura che vista oggi è di dimensioni assai contenute. Aprendo il cofano, troverete un pezzo di storia: il motore multijet ad alimentazione diesel a partire dal 2002. Date uno sguardo al video in basso del canale YouTube ZMC Auto.
A gasolio era nata in diverse varianti, il Multijet in questione che era un 4 cilindri da 1910 di cilindrata e che aveva modo di sprigionare un massimo di 140 cavalli. Si tratta di un’auto familiare, ma dallo spunto sportivo e grintoso, il giusto per togliersi qualche soddisfazione su strade di montagna con consumi nella norma, i 16,3 km al litro.
Una vettura che sin dal suo debutto trovò consensi nel pubblico, con ottimi numeri di vendita e il prestigioso titolo di Auto dell’anno 1998. Prodotta in più serie, nel giugno 2003 entrò poi in scena la terza serie della 156, la quale venne sottoposta ad un ampio restyling. Il look ebbe una serie di modifiche ad opera di Giorgetto Giugiaro. Al di là dello stile inconfondibile che le appartiene, il motore divenne la vera rivoluzione di questo modello, che può vantare affidabilità ed efficienza.





