Il grande bluff dell’anti-elettrico: i numeri di Toyota svelano un fallimento inaspettato

Per ora la tecnologia Fuell Cell è stata un flop epocale. Toyota vende pochissime unità e non sembrano esserci i presupposti per un reale cambiamento in futuro.

Il car market attuale è segnato da grandi proclami e immensi fallimenti. Già la tecnologia elettrica, spinta da incentivi che stanno dopando il sistema, non ha avuto la crescita programmata, figurarsi le auto a idrogeno. A mancare non sono stati gli investimenti delle Case produttrici, considerati gli sforzi di Toyota, Hyundai e BMW, ma quelli della politica che avrebbe dovuto lavorare per la diffusione di strutture di ricarica. In Italia ce ne sono pochissime che possano alimentare vetture come la Mirai o la Nexo. Una situazione che non è destinata a cambiare nel breve periodo.

Il flop della soluzione dell’idrogeno
La soluzione dell’idrogeno di Toyota (Ansa) Tuttomotoriweb.it

L’idea di una soluzione realmente green avrebbe dovuto entusiasmare, ma gli amanti della tecnologia a idrogeno sono un nicchia ristrettissima nel mondo. Il brand Toyota è sempre stato precursore dei tempi, adottando soluzioni che poi hanno fatto scuola. Per pensionare i motori termici, i tecnici giapponesi hanno puntato più sull’idrogeno che sull’elettrico.

L’energia autoprodotta sfrutterebbe il processo chimico dell’elettrolisi inversa. L’idrogeno si trasforma in energia elettrica direttamente a bordo del veicolo, sfruttando le celle a combustibile ed emanando solo vapore acqueo. Nei motori tradizionali, l’evaporazione della benzina o del diesel contribuisce al raffreddamento dei cilindri. Per raffreddare un motore ad idrogeno occorre iniettare acqua attraverso valvole di iniezione.

Il flop della soluzione dell’idrogeno

Rispetto alle lunghe soste per ricaricare le auto elettriche, i modelli a idrogeno avrebbero dovuto garantire soste brevi presso i distributori. Toyota ha provato a diversificare la produzione con un occhio all’ambiente e l’altro alla funzionalità. I tecnici giapponesi non hanno mai creduto alla percorribilità della tecnologia elettrica e hanno investito miliardi nello sviluppo di motori a idrogeno di qualità. I costi delle auto ad idrogeno purtroppo si sono elevati. La Mirai, top di gamma del marchio Toyota, parte da 76.800 euro. Le novità tecniche risulteranno ancor più costose in futuro, dando una sola risposta alla domanda sull’andamento commerciale di questa tecnologia.

I costi dell’idrogeno
Design Toyota Mirai (Ansa) Tuttomotoriweb.it

Per ora l’idrogeno è un fallimento epocale. Nel 2024, meno di 2.000 immatricolazioni di veicoli a celle a combustibile si sono avute in tutto il mondo, con un calo del 50% rispetto all’anno precedente. La Casa delle tre ellissi ha presentato la terza generazione di celle a combustibile, ma se i risultati di vendita (0,028%) sono bassissimi bisognerebbe riconoscere la sconfitta e voltare pagina.

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