Supercar 100% elettriche, finalmente la verità che nessuno dice: Pagani vuota il sacco e spiffera tutto

Queste parole suoneranno come un monito per i burocrati di Bruxelles che vorrebbero imporre la tecnologia elettrica, ma Horacio Pagani non mente.

Super ideologie sostenute abilmente da una politica di mercato che ignora una neutralità nelle scelte ecosostenibili a favore di auto a pile di fabbricazione prevalentemente cinese. L’Europa guida e indirizza il mercato che è confuso tra desideri e normative. Se la city car elettrica può rappresentare una valida alternativa all’auto a combustione interna, soprattutto nei centri urbani sempre più inquinati e trafficati, è inverosimile immaginare l’acquisto di una supercar a pile da parte di un appassionato di auto sportive, almeno per Pagani.

Horacio Pagani
Horacio Pagani EV (Ansa) Tuttomotoriweb.it

Le realtà artigianali, piccole, quelle che badano alla qualità più che alla quantità sono messe a dura prova dalla commercializzazione di prodotti senza anima e personalità ma che interpretano al meglio normative europee. Ma quando si entra in Casa Pagani o Ferrari, è come entrare in un negozio di antiquariato, dove l’unicità e il bello sono uniti in un desiderio di perfezione o quasi.

L’opinione di Horacio Pagani sulla tecnologia elettrica

La burocrazia ha poco a che vedere con la passione. Pagani lo ha capito e come una voce fuori dal coro è rimasto sulle sue posizioni non investendo nella produzione di auto a pile che avrebbero deluso gli estimatori di un marchio premium.

Horacio Pagani tradizionalista
Le Pagani non adotteranno motori elettrici (Ansa) Tuttomotoriweb.it

“Abbiamo presentato l’idea ai nostri concessionari e ai nostri clienti, ma nessuno ha mostrato interesse – ha annunciato il portavoce del marchio emiliano Berridi – Siamo un’azienda a conduzione familiare, quindi abbiamo dovuto abbandonare il veicolo elettrico a batteria. È un peccato perché abbiamo investito molto in ricerca e sviluppo. Eravamo molto vicini ai fornitori di Mercedes-AMG. Erano all’apice della tecnologia. Abbiamo dovuto annullare l’accordo. Dobbiamo creare un’azienda sostenibile e non possiamo andare contro i nostri interessi economici”.

Non ci sono piani per abbandonare il V12 – ha aggiunto il portavoce Pagani – AMG ha omologato il motore fino al 2030 in Europa e fino al 2032 in California, e siamo fiduciosi che l’omologazione verrà estesa. È tutto molto confuso perché la legislazione cambia molto. Il V12 è una festa: poter omologare un cambio manuale con un V12. L’ingegneria meccanica è una festa intellettuale di cui il cliente ha bisogno”.

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