Trenitalia con la sua flotta di treni Frecciarossa è da anni un punto fermo di pendolari e turisti. Ora la rete si espande lungo il territorio italiano.
Lo scorso weekend sono arrivati i nuovi Frecciarossa 1000, i treni ad alta velocità di Trenitalia realizzati dal colosso giapponese Hitachi e prodotti negli stabilimenti di Pistoia e Napoli. Ferrovie dello Stato (FS), sotto il controllo di Trenitalia, per i nuovi Frecciarossa 1000 ha messo sul piatto circa 1,3 miliardi di euro: ben 36 sono stati comprati e prenotati con la possibilità di acquistarli in seconda battuta altri 10.
I nuovi Frecciarossa verranno messi in circolazione progressivamente a ritmo di 8 all’anno fino al 2029. Il viaggio inaugurale è avvenuto venerdì sulla tratta Roma-Napoli, in un evento promozionale riservato ai giornalisti.
Si parte con i nuovi Frecciarossa
I primi viaggi sono già avvenuti. I motori hanno le stesse prestazioni dei precedenti modelli del Frecciarossa, in grado di raggiungere una velocità di crociera di 300 km/h consumando meno. Nuovi gli interni, con l’introduzione di sedili che secondo Trenitalia saranno più confortevoli in tutte le quattro classi (Executive, Business, Premium, Standard).

L’obiettivo è permettere anche una maggiore capienza delle cappelliere, grazie a depositi per i bagagli rispetto ai Frecciarossa già in circolazione: la classe standard rimane la più economica e ci saranno 8 in più su ogni treno. In alcuni punti del treno sono stati disposti dei pulsanti che consentiranno di contattare il controllore. In teoria anche la connessione internet dovrebbe rendere più facile ai passeggeri di lavorare. In un mondo sempre più connesso con tanti professionisti in smart working risulterà una mossa necessaria per il futuro.
I Frecciarossa in servizio sono ad oggi circa 100: i nuovi modelli prenderanno il posto di un terzo di essi, nei prossimi anni. Il presidente di Trenitalia Stefano Cuzzilla ha assicurato che l’introduzione dei nuovi modelli non comporterà una crescita dei prezzi dei ticket. Una stabilità importante per i clienti che negli ultimi anni hanno visto crescere a dismisura i prezzi dei biglietti in una fase già di profonda crisi economica.