John Elkann è uno degli uomini più ricchi del pianeta. Cerchiamo di capire qual è stato il suo percorso di studi.
In questi anni John Elkann si è preso passo dopo passo, un pezzo alla volta, la propria leadership all’interno della holding di famiglia. Il nonno Gianni Agnelli anni fa aveva visto in lui il futuro del proprio Gruppo e per questo l’aveva designato suo erede. Naturalmente però il rampollo non ha potuto prendere subito in mano la situazione, ma ho dovuto attendere nell’attesa che i tempi fossero maturi.
Classe 1976, nato a New York, ha conseguito un diploma di maturità scientifica presso il Lycée Victor Duruy a Parigi. Per il prosieguo dei suoi studi però non poteva mancare un tocco di italianità. John Elkann, infatti, si è laureato in ingegneria presso il Politecnico di Torino. Quest’ultima è una delle università più prestigiose in assoluto che abbiamo in Italia. Una scelta per così dire casalinga visto che questo Istituto condivide alcune sedi vicino a punti nevralgici per FIAT come il Lingotto e lo stabilimento di Mirafiori.
Elkann e la sua strategia aziendale
Elkann dopo gli studi e un primo apprendistato ne l 2001 presso la General Electric, ha fondato Exor nel 2009. Oggi quest’ultima è la principale azionista di aziende come Ferrari e Philips. I “titoli” di John Elkann però non si esauriscono sicuramente qui. Tra le altre cose, infatti è membro del consiglio di amministrazione di Meta e trustee del MoMA. Inoltre presiede la Fondazione Agnelli, è membro del JP Morgan International Council e dell’Allianz
International Advisory Board.

Il suo patrimonio attuale è davvero mostruoso, è considerato, infatti, uno degli uomini più ricchi al mondo e naturalmente il più ricco anche all’interno della stessa famiglia Agnelli. Attualmente è anche Presidente di Stellantis e della Ferrari. A differenza del nonno però i suoi obiettivi futuri sembrano potersi allargare oltre il mondo delle auto. John, infatti, ha le mani in pasta nell’editoria con il Gruppo GeDi e nella moda, ma anche in quello dei droni ad esempio. L’obiettivo di Elkann, infatti, è quello di diversificare il proprio business così da poter puntare su più cavalli, una scelta che oggi sembra quantomai assennata vista l’enorme crisi in cui versa il mondo delle auto.