Il 2025 vede la McLaren dominare la scena, mentre la Ferrari continua a far fatica. Ora arrivano delle voci non certo rassicuranti per il Cavallino, che provengono da un suo ex.
La stagione della Ferrari non può essere considerata positiva, e tantomeno sufficiente. Dopo aver perso all’ultimo round il titolo costruttori nel 2024, “ceduto” alla McLaren per appena 14 punti, era lecito attendersi che la Scuderia modenese avesse combattuto alla pari anche quest’anno. Tuttavia, la MCL39 si è dimostrata un’arma letale, inarrivabile per tutti gli altri, e la SF-25 è stata a lungo la quarta forza, inferiore anche a Mercedes e Red Bull, prima degli sviluppi arrivati in Austria che hanno garantito dei miglioramenti.
Tuttavia, l’ultima gara precedente alla pausa estiva, quella disputata in Ungheria, ha alimentato nuovi dubbi sulla bontà di questa squadra, visto quanto accaduto a Charles Leclerc. Dopo una splendida pole position ed una prima parte di gara condotta in maniera autorevole, il monegasco è crollato sul ritmo per motivi non certo chiariti dalla Ferrari stessa, che anche a livello comunicativo ha confermato di avere delle gravi lacune. Da parte di Alexander Albon, alfiere della Williams, è arrivata un’ammissione che potrebbe preoccupare i tifosi del Cavallino, e che vedono Carlos Sainz come protagonista. L’ex Maranello sta svolgendo al meglio il proprio compito.
Ferrari, Sainz ha portato informazioni da Maranello alla Williams
In un’intervista concessa al sito web “Racingnews365.com“, Alexander Albon ha parlato della presenza di Carlos Sainz come suo compagno di squadra in Williams. Lo spagnolo è arrivato nel team britannico dopo quattro stagioni in Ferrari, con la quale ha ottenuto diverse vittorie e pole position. Secondo il thailandese, il figlio del due volte campione del mondo rally ha svelato dettagli interessanti sul lavoro a Maranello, ed anche su come viene svolto.

Albon ha svelato dettagli interessanti: “Io e Carlos abbiamo degli stili di guida molto diversi, ma le differenze sono sottili. Di recente, abbiamo un coach che ci aiuta a capire come guadagnare nelle aree in cui siamo in ritardo l’uno rispetto all’altro. Probabilmente, ho imparato più da lui fuori dall’abitacolo che dentro, ma questo non è necessariamente una cosa negativa. Ho appreso da lui come comunica ed anche come funzionano tante cose in Ferrari. Dall’etica del lavoro che hanno al modo in cui svolgono le riunioni e cose del genere. Tutto è molto interessante e dimostra quanto Carlos sia perfetto per la nostra squadra“.